Ricchissima la proposta della 61ª edizione del Festival di Nuova Consonanza: venticinque appuntamenti con trentotto prime esecuzioni assolute a Roma, dal 30 ottobre: teatro musicale, concerti, formazione e informazione all’insegna dell’impegno civile, etico e spirituale del fare arte. Politiké – musica per il domani è infatti il titolo scelto per la rassegna 2024. “Un Festival che rimetta al centro i grandi temi del tempo presente, recuperando quella responsabilità civile, etica e spirituale del fare arte” così il presidente Paolo Rotili introduce la storica manifestazione della Capitale dedicata alla musica del nostro tempo.
Fino al 20 dicembre 2024, la kermesse anima diversi luoghi di Roma, dislocati fra Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Teatro Palladium, Mattatoio – La Pelanda, Palazzo Esposizioni, Teatro Vascello, con i concerti in decentramento ad Ardea, Rieti e Trevignano Romano. Verrà dato spazio a una serie di serate a tema e al teatro musicale contemporaneo, con la partecipazione di compositori, artisti ed ensemble tra i più significativi della scena italiana e internazionale.
L’inaugurazione, mercoledì 30 ottobre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone sarà dedicata alle 17 tesi per lo sviluppo sostenibile redatte dall’ONU con il nome di Agenda 2030, che riguardano il superamento delle diseguaglianze, della povertà, e l’uso consapevole delle risorse del pianeta. A Stefano Poeta e Alessandro Pocek, studenti dell’Accademia d’Arte drammatica “Silvio d’Amico”, il compito di leggere le 17 tesi e a 17 compositori italiani di diversa generazione e formazione musicale (Federico Gon, Umberto Pedraglio, Claudio Perugini, Rossella Spinosa, Giorgio Colombo Taccani, Gabrio Taglietti, Marco Taralli, Gaia Aloisi, Fabrizio de Rossi Re, Fabrizio Festa, Piero Niro, Marco Quagliarini, Antonio Bellandi, Daniele Corsi, Lorenzo Marino, Michele Sanna, Matteo Tundo) il compito di “commentarne” il contenuto, affidando l’esecuzione al soprano Arianna Lanci e al New Made Ensemble diretto da Alessandro Calcagnile
Gli altri appuntamenti del Festival presentano vere e proprie chicche, come il ricordo, a quarant’anni dalla scomparsa, di Domenico Guaccero con il concerto Voci dedicato alla sua musica per coro, venerdì 1° novembre, ancora all’Auditorium Parco della Musica. Oppure Demo-craczy, opera collettiva di Carla Magnan, Carla Rebora e Roberta Vacca il cui filo conduttore è l’Elogio alla pazzia di Erasmo da Rotterdam, al Teatro Palladium venerdì 22. Il Teatro Vascello ospita lunedì 25 novembre la prima rappresentazione assoluta in forma teatrale di SyroSadunSettimino operina monodanza di Sylvano Bussotti su testo di Dacia Maraini (revisionato dalla scrittrice per questa occasione). Lavoro per voce recitante, coro, danza ed ensemble strumentale composto cinquant’anni fa – affidato qui a Manuela Kustermann, Carlo Massari per la coreografia, EVO Ensemble e Roma Sinfonietta diretti da Marcello Panni che cura anche la mise en espace –, racconta le aspirazioni e le difficoltà di un giovane, nato settimino, dalla complessa sessualità, un percorso di vita tormentato, un ritratto di un ballerino e la sua diversità. La serata viene anticipata da una presentazione a cura di Alessandro Mastropietro, con Dacia Maraini, Rocco Quaglia e Marcello Panni.
Al Mattatoio di Roma venerdì 29 novembre la prima assoluta di Buio atroce performance di danza, percussioni e live electronics del Collettivo SonicoMoto. Il concerto “I sommersi e i salvati. Ulisse, le guerre, il sogno” domenica 1° dicembre, stesso luogo, vede in programma musica di Nicola Sani, André Boucourechliev, Denis Doufourt e una prima assoluta di Fausto Sebastiani. Mercoledì 4 dicembre (Mattatoio) va in scena A chi non c’era di Antonio Giacometti, melologo per voce, video ed ensemble su libretto di Giovanni Peli. Sabato 7 dicembre, stesso luogo, la prima assoluta di Isacco, il figlio imperfetto, opera da camera di Andrea Portera.
Nel centenario della nascita, il Festival omaggia Luigi Nono nella giornata di martedì 10 dicembre al Mattatoio. Alle ore 19 Apparizioni invisibili per Luigi Nono, video originali sulle composizioni per nastro solo del musicista veneziano, nel nuovo progetto curato da Paolo Pachini, nato nell’ambito della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio di Trieste. La serata prosegue (ore 21) con “Nono e oltre”, concerto che si concentra sull’ultima produzione del compositore veneziano. Alcuni dei suoi interpreti storici – Roberto Fabbriciani, Giancarlo Schiaffini, Paolo Ravaglia, Alvise Vidolin – eseguono tre composizioni elettroacustiche. In programma anche una prima esecuzione di Pasquale Citera.
Come ormai di tradizione l’ultimo appuntamento del Festival venerdì 20 dicembre al Mattatoio sarà con il concerto dei finalisti del Concorso di composizione “Franco Evangelisti” quest’anno dedicato alla scrittura per pianoforte in memoriam Maurizio Pollini, eseguita da Erik Bertsch.