Era l’orsa più amata d’America, titola oggi il National Geographic, e per decenni è stata il simbolo del Parco Nazionale del Grand Teton nel Wyoming: Grizzly 399 è morta martedì sera, investita da un’auto nello Snake River Canyon a sud di Jackson.
Le circostanze dell’incidente non sono chiare. Si sa solo che il conducente è rimasto illeso. I funzionari del parco e dell’U.S. Fish and Wildlife Service non hanno rilasciato altre informazioni se non che insieme all’orsa, quando è stata colpita, c’era un cucciolo maschio di quasi due anni. Conosciuto come “Rowdy” o “Spirit”, il piccolo è sopravvissuto e pare che non sia stato ferito ma da martedì se ne sono perse le tracce.
Grizzly 399 aveva 28 anni, ed è stata fotografata spesso insieme ai suoi piccoli – se ne conoscono 18 avuti in 8 cucciolate nel corso degli anni. Era la femmina di grizzly più anziana in grado di riprodursi nell’intero ecosistema di Yellowstone di cui il Parco Nazionale del Grand Teton fa parte. Ogni primavera, gli appassionati di fauna selvatica attendevano con ansia che uscisse dalla tana per vedere quanti cuccioli avesse partorito durante l’inverno.
L’orsa era alta poco più di due metri e pesava circa 180 kg.
Ora l’attenzione di tutti è rivolta al piccolo “Rowdy” e la sua sorte è il principale argomento di discussione della popolare pagina Facebook dedicata a Grizzly 399.
I biologi sono ottimisti e dicono che le possibilità di sopravvivenza del cucciolo sono buone. “Ci sono alte probabilità che il piccolo sopravviva, anche da solo”, ha detto il biologo del Parco Nazionale del Grand Teton Justin Schwabedissen ad Associated Press.
Se il cucciolo fosse nato lo scorso inverno non ci sarebbero state molte speranze ma l’età, le sue dimensioni e la stagione – è quasi il momento di fare la tana per l’inverno – sono fattori che giocano a suo favore secondo Schwabedissen.