«Trovo molto grave che il nuovo Partito comunista abbia pubblicato sul suo sito, nomi e cognomi di politici, giornalisti e imprenditori, “colpevoli” di aver sostenuto Israele. Si tratta di un grave e inaccettabile attacco alla libertà di pensiero e una preoccupante minaccia alla sicurezza delle persone coinvolte. Nel rivolgere a tutti coloro che sono stati inclusi in questa vergognosa lista di proscrizione la mia sincera vicinanza, auspico ferma e unanime condanna». Lo scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
«La lista di nomi e cognomi stilata e pubblicata dal nuovo Partito comunista per mettere alla gogna chi sostiene la causa israeliana è inaccettabile due volte. La prima perché si cerca di criminalizzare il pensiero altrui, e in particolare quello di chi difende un popolo democratico dall’attacco barbarico dei terroristi di Hamas. La seconda perché si tratta di una vera e propria incitazione all’odio contro lo Stato di Israele e chi lo sostiene. I comunisti, vecchi o nuovi che siano, si confermano pericolosamente antidemocratici, ma anche fortemente ostili alla libertà e ai diritti di chiunque la pensi in maniera diversa da loro. Tutto questo è vergognoso» ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Sulla vicenda prende posizione la Comunità ebraica di Roma che esprime «la più ferma condanna della lista di proscrizione dei presunti “agenti sionisti” apparsa su Internet, e solidarietà a quanti vi sono citati, in particolare ai numerosi iscritti alla Cer». «Mancava soltanto lo strumento della lista di proscrizione, e della gogna pubblica con nomi e cognomi, – aggiunge – per completare il repertorio sconfortante di un antisemitismo risorto e che sempre più alza la voce e il livello delle sue minacce. Additare gli obiettivi di un odio razzista, viscerale, mai sconfitto, è di per sé una forma di violenza e istigazione alla violenza, rispetto alla quale invitiamo il mondo politico e culturale a pronunciarsi in modo netto, chiaro e soprattutto corale, perché in gioco sono i valori stessi sui quali è fondata la nostra democrazia»