Storie Web domenica, Dicembre 28
via libera definitivo tra aperture e scontri

Il Senato ha approvato in via definitiva la riforma della Corte dei Conti, scatenando un acceso dibattito tra le forze politiche. Mentre il governo tenta di smorzare i toni, le opposizioni gridano al “golpe” parlamentare di fine anno.

La posizione del Governo e della maggioranza

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha cercato di rassicurare la magistratura contabile, smentendo l’ipotesi di una “vendetta” politica e aprendo a una riorganizzazione complessiva del settore. La maggioranza ha accolto con entusiasmo il risultato: Maurizio Lupi ha sottolineato la fine della “paura della firma”, mentre Lega e Forza Italia hanno parlato di una vittoria del buon senso verso un Paese più moderno. Anche Fratelli d’Italia ha rivendicato il provvedimento come una propria battaglia storica.

Le dure critiche delle opposizioni

Diametralmente opposta la lettura delle minoranze. Il cosiddetto “campo largo” (PD, M5S e AVS) ha interpretato la riforma come una ritorsione dopo il parere negativo espresso dalla Corte sul Ponte sullo Stretto. Se il Movimento 5 Stelle accusa l’esecutivo di voler garantire l’impunità, Alleanza Verdi e Sinistra definisce la manovra un “golpe di fine anno” orchestrato da Meloni e Salvini. Italia Viva, pur astenendosi, ha bollato il provvedimento come sciatto e privo di confronto.

Manovra: corsa contro il tempo alla Camera

Parallelamente alla riforma contabile, prosegue l’iter della Legge di Bilancio. La Commissione Bilancio della Camera ha dichiarato ammissibili 949 emendamenti presentati dalle opposizioni, ma i tempi per la discussione restano strettissimi.

Esame lampo: Il testo è atteso in Aula nelle prossime ore per il voto di fiducia.

Approvazione finale: Il via libera definitivo è previsto per la mattinata di martedì 30 dicembre.

L’obiettivo dell’esecutivo è blindare la manovra prima della fine dell’anno, evitando così l’esercizio provvisorio.

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