
Stop della Corte Suprema a Donald Trump. Con un’ordinanza senza firma, i giudici hanno respinto la richiesta d’urgenza dell’amministrazione di schierare la Guardia Nazionale in Illinois, nell’area di Chicago, sostenendo che servisse a proteggere gli agenti federali impegnati nelle operazioni di immigrazione, contro la netta opposizione delle autorità locali. La Corte, a maggioranza conservatrice 6-3, si è però spaccata: i sei giudici conservatori si sono divisi 3 a 3, mentre i tre giudici liberali hanno fatto blocco con la maggioranza che ha bocciato il piano. La decisione, almeno in questa fase preliminare, ha messo in discussione l’idea che la situazione giustifichi l’uso di una legge federale pensata per “circostanze estreme”, come ribellione o rischio di ribellione o impossibilità di far rispettare le leggi con le forze ordinarie.
Il punto chiave, secondo l’ordine della Corte, è che il riferimento alle “forze regolari” implica che la Guardia Nazionale possa essere federalizzata solo se le forze militari regolari non sono in grado di ristabilire l’ordine, e che comunque il potere è limitato anche dal Posse Comitatus Act, che in generale frena l’impiego dei militari in compiti di law enforcement. “A questo stadio”, ha scritto la Corte, il governo non avrebbe indicato una base giuridica che consenta ai militari di “eseguire le leggi” in Illinois e non avrebbe dimostrato che la norma permetta al presidente di federalizzare la Guardia “in virtù di un’autorità inerente” per proteggere personale e proprietà federali nello Stato. In dissenso si sono espressi Samuel Alito, Clarence Thomas e Neil Gorsuch, con Alito che ha criticato sia il merito sia il modo in cui la Corte ha trattato la richiesta.
Il contenzioso era stato avviato dall’Illinois e dalla città di Chicago, che avevano contestato la legittimità dell’intervento e anche un possibile movente politico, e aveva già trovato sponde nei tribunali inferiori: la giudice federale April Perry aveva detto di non aver visto “prove credibili” di un pericolo di ribellione e la Corte d’appello del Settimo Circuito aveva concluso che “i fatti non giustificano” l’azione presidenziale, pur restringendo l’ordine iniziale. Nbc News sottolinea che, pur riguardando per ora Chicago, la decisione può rafforzare ricorsi analoghi legati a dispiegamenti della Guardia Nazionale in altre città.








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