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Emma Bonino è una figura centrale e iconica della politica italiana, la cui carriera è indissolubilmente legata alla lotta per i diritti umani e civili. Fin dagli anni ’70, come militante e poi leader radicale, ha sfidato lo status quo battendosi per l’autodeterminazione degli individui.
Il suo impegno inizia con le grandi battaglie civili in Italia: è stata in prima linea nella campagna per l’introduzione del divorzio e, soprattutto, per la legalizzazione dell’aborto (Legge 194/78), arrivando anche ad auto-denunciarsi per aver praticato aborti clandestini per sollecitare il dibattito.
A livello internazionale, ha ricoperto ruoli di altissimo profilo, in particolare come Commissario Europeo (1995-1999) con deleghe su aiuti umanitari, pesca e tutela dei consumatori. In questa veste, si è distinta per il suo attivismo a favore delle popolazioni oppresse, guadagnandosi la reputazione di “Commissario del popolo” e denunciando le crisi umanitarie globali.
Il suo impegno si è poi concentrato sulla lotta contro l’estremismo e la fame nel mondo, per la moratoria universale della pena di morte e per i diritti delle donne, come la lotta contro le mutilazioni genitali femminili. Con la sua tenacia e il suo approccio pragmatico e nonviolento.
