«Siamo tornati ad essere protagonisti insieme alla Francia e alla Germania e segniamo il rilancio dell’Europa che finalmente può guardare al futuro con maggiore certezza, coesione e determinazione. L’Italia c’è, ha aumentato il suo contributo di oltre il 13% rispetto a tre anni fa. Siamo giunti a 3,5 miliardi di euro e questo ha contribuito a raggiungere, in qualche misura superare le aspettative della stessa Agenzia spaziale europea, della nostra Unione europea. Tutti i programmi per noi prioritari sono ampiamente finanziati, l’accesso allo spazio con Vega e Ariane, in piena collaborazione finalmente con la Germania. La conferenza è andata al meglio, in uno spirito di coesione e di condivisione superiore al passato gli obiettivi sono stati raggiunti nei tempi prefissati il clima è sempre maggiormente positivo di collaborazione e questo segnerà i tre anni di presidenza italiana fino alla prossima ministeriale che noi ospiteremo nel nostro Paese». Così il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso a margine della ministeriale di Brema sullo spazio.
Per l’Esa un successo superiore alle aspettative
«Un successo superiore a ogni aspettativa, sia sul piano politico che dei programmi», il contributo di 22 miliardi di euro all’Agenzia spaziale europea deciso a conclusione della conferenza ministeriale. Il successo, ha osservato Urso, è stato determinato dalla «piena consapevolezza, da parte di tutte le delegazioni, dell’assoluta urgenza che l’Europa acceleri sulla strada del futuro e sulla strada della piena competitività. Tutte le delegazioni hanno compreso questa urgenza di lavorare insieme nella stessa direzione». Si tratta, ha aggiunto, di «un’urgenza e di una necessità che ci impone la realtà».









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