Apertura debolmente positiva dei principali listini europei, Milano la migliore (+0,37%) Parigi +0,34, Londra +0,29 Francoforte +0,22. Sembrano dunque voler reagire i mercati europei alle tensioni commerciali internazionali che nelle scorse ore hanno appesantito i mercati un po’ in tutto il mondo. Le nuove sanzioni statunitensi verso i giganti petroliferi russi fanno balzare le quotazioni del greggio, di oltre il due per cento nello scambio spot sia per il brent 64,19 dollari al barile che per il wti (60,43 dollari al barile +1,97%). Di oltre il tre per cento invece nei futures su dicembre. Ma le tensioni commerciali non sono solo sul petrolio L’amministrazione Trump starebbe valutando una stretta sulle esportazioni di prodotti tecnologici alla Cina in risposta a quella di Pechino sull’esportazione di terre rare verso gli Stati Uniti. Tensioni che pesano sui listini asiatici. Tutti deboli, Tokyo la più pesante cede oltre un punto e mezzo (-1,68%). Male anche i listini cinesi. Tensioni di cui anche Wall Street risente, chiusura in calo ieri sera sia per il Dow Jones (-0,71%) che per il Nasdaq (-0,3%), Il Btp valore dopo la terza giornata di collocazione ha superato i 13 miliardi. L’obiettivo del Mef era dieci.
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