Storie Web martedì, Ottobre 21
Notiziario

Cresce la resistenza agli antibiotici: un’infezione batterica su sei nel 2023 si è rivelata resistente ai trattamenti. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto Global Antimicrobial Resistance and Use Surveillance System (Glass) 2025 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

Tra il 2018 e il 2023, la resistenza agli antibiotici è aumentata in oltre il 40% degli antibiotici monitorati con un incremento medio annuo compreso tra il 5% e il 15%. I dati provengono da oltre 100 Paesi e riguarda otto patogeni batterici comuni – Acinetobacter spp., Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Neisseria gonorrhoeae, Salmonella spp. non tifoidi, Shigella spp., Staphylococcus aureus e Streptococcus pneumoniae – ciascuno collegato a una o più di queste infezioni.

La resistenza antibiotica è più elevata nelle regioni del Sud-Est asiatico e del Mediterraneo orientale dove un’infezione su tre è risultata resistente. Nella regione africana la resistenza interessa una su cinque infezioni. Il fenomeno è più comune e in peggioramento nei contesti dove i sistemi sanitari non dispongono delle capacità necessarie per diagnosticare o trattare i patogeni batterici.

“La resistenza antimicrobica sta superando i progressi della medicina moderna, minacciando la salute delle famiglie in tutto il mondo”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms. “Man mano che i Paesi rafforzano i propri sistemi di sorveglianza sull’Amr, dobbiamo usare gli antibiotici in modo responsabile e garantire a tutti l’accesso ai medicinali appropriati, a diagnosi di qualità e ai vaccini. Il nostro futuro dipende anche dal rafforzamento dei sistemi di prevenzione, diagnosi e cura delle infezioni e dall’innovazione di antibiotici di nuova generazione e test molecolari rapidi al punto di cura”.

I batteri Gram-negativi rappresentano la minaccia maggiore. Il rapporto evidenzia che questi batteri resistenti ai farmaci stanno diventando sempre più pericolosi a livello globale, colpendo in particolare i Paesi meno attrezzati a rispondere. Tra questi, E. coli e K. pneumoniae sono i principali batteri Gram-negativi resistenti identificati nelle infezioni del flusso sanguigno tra le più gravi, spesso associate a sepsi, insufficienza d’organo e morte. 

Urologi: “Ora nuova stagione di consapevolezza e responsabilità”

“Dobbiamo intervenire subito, preservare l’efficacia delle terapie antibiotiche e promuovere una cultura di stewardship è oggi un dovere etico e clinico. L’urologia può e deve essere protagonista di questa battaglia”. Lo ha detto Giuseppe Carrieri, presidente della Società italiana di urologia, nel suo intervento in occasione della conferenza ‘Antibiotico-resistenze in Urologia’, promossa dalla Siu a Roma e alla quale hanno partecipato clinici, rappresentanti istituzionali e società scientifiche. L’iniziativa ha posto al centro del dibattito nazionale un tema cruciale per la salute pubblica e la pratica clinica quotidiana: la crescente diffusione delle resistenze batteriche e la necessità di un uso razionale e consapevole degli antibiotici. Ad aprire i lavori il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che ha ribadito “l’impegno del ministero nel contrasto alla antimicrobial resistance (Amr) e nella promozione di politiche sanitarie coordinate a livello nazionale”.

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.