Storie Web sabato, Ottobre 18
Notiziario

Il contesto normativo italiano rende il caso Sora particolarmente interessante. L’Italia è tra i primi Paesi europei ad aver approvato una legge specifica contro i deepfake, entrata in vigore il 10 ottobre scorso, che punisce con la reclusione da uno a cinque anni chi diffonde, senza consenso, immagini, audio o video generati o manipolati con intelligenza artificiale in modo tale da indurre in errore sulla loro autenticità e arrecare un danno ingiusto. Si tratta di una norma costruita per colmare un vuoto giuridico: fino a poco tempo fa, i casi di falsificazione digitale venivano inquadrati come diffamazione, trattamento illecito di dati personali o violazione del diritto all’immagine. La nuova disciplina, invece, affronta direttamente il problema del realismo crescente delle tecnologie generative e della loro capacità di ingannare l’occhio umano. Sul versante del copyright, poi, la situazione è altrettanto complessa. In Italia, il diritto d’autore tutela non solo le opere artistiche ma anche l’immagine e la voce di una persona, e l’utilizzo non autorizzato di elementi protetti – personaggi, musiche, dialoghi o scenografie riconoscibili – può configurare violazione anche se l’opera è generata da un algoritmo.

La normativa italiana ed europea, poi, obbliga a rendere trasparente l’uso dell’AI in video, immagini, testi o altri contenuti generati.

I video di Sora hanno infatti watermark digitali nei video e sistemi di controllo automatico dei prompt per evitare la creazione di contenuti vietati. Gli utenti però hanno imparato già a rimuovere i watermark e ci sono sempre nuovi modi per aggirare i divieti su deepfake e violazioni di copyright. Tra i video più popolari c’è quello di una donna che piange con un maiale in aereo, simile d’aspetto alla ragazza che voleva allattare un gatto in volo e su cui ci sono molti meme online. Non si contano poi i video a tema Star Wars.

Noi abbiamo provato a caricare una caricatura di Giorgia Meloni (che sarebbe sottoposta al copyright del disegnatore e dell’editore) e Sora ce l’ha presa. L’ha messa in un video che rappresenta anche una donna, simile a Giorgia Meloni (quindi ispirata alla caricatura), sullo sfondo di Gaza City in rovina. E le ha fatto dire qualche parola di circostanza sul disastro.

Per ora, nonostante il successo immediato, gli utenti e i video su Sora non sono tantissimi. Chissà cosa succederà, con deepfake di ogni tipo, quando scoppierà il fenomeno globale.

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