Storie Web giovedì, Ottobre 16
Notiziario

Nella mattinata di oggi le forze russe hanno attaccato quattro veicoli di una missione umanitaria dell’Onu nella comunità di Bilozerka, nella regione ucraina di Kherson, utilizzando droni e artiglieria. Lo ha riferito su Telegram Oleksandr Prokudin, capo dell’Amministrazione militare regionale di Kherson, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ucraina Ukrinform.

“La Russia ha mostrato ancora una volta il suo vero volto disgustoso, attaccando una missione umanitaria nella regione di Kherson. Stamattina, nella comunità di Bilozerka, gli invasori hanno deliberatamente preso di mira i camion dell’OCHA (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs, Ndr), delle Nazioni Unite con droni e artiglieria. Quattro veicoli bianchi con insegne: non si trattava di equipaggiamento militare, ma di camion che consegnavano aiuti ai civili”, ha dichiarato Prokudin, secondo il quale un camion è andato a fuoco e un altro è rimasto gravemente danneggiato. Due veicoli sono riusciti a sfuggire all’attacco. “È un miracolo che nessuno sia rimasto ferito”, ha aggiunto.

Ucraina, 1320° giorno di guerra

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Tajani: illeso italiano in convoglio Onu colpito da Russia

“Condanno con forza l’attacco russo al convoglio del World Food Programme in Ucraina, su cui era presente anche un funzionario italiano, rimasto fortunatamente illeso”. È quanto scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un post sul social X. “Gli attacchi sui civili, sugli ospedali e ora sugli operatori umanitari sono inaccettabili”, aggiunge, “la Russia deve cessare la violenza e iniziare ad agire da attore responsabile. La mia solidarietà all’Onu, al suo personale e al popolo ucraino”.

Usa: con Tomahawk Putin potrebbe sedersi a tavolo trattative

“La possibilità di un attacco in profondità potrebbe cambiare i calcoli di Putin e metterebbe a rischio molte cose, tra cui importanti infrastrutture energetiche all’interno della Russia. La guerra e le uccisioni devono finire, ed entrambe le parti devono sedersi al tavolo delle trattative e negozino un accordo. Al momento, i russi non sembrano disposti a rinunciare ai loro obiettivi massimalisti, ma vedremo se cose come l’interdizione della flotta ombra, i Tomahawk e altri modi” funzionano “per portare Vladimir Putin e i russi al tavolo delle trattative per un accordo di pace. Se qualcuno può farlo, è il presidente Trump”. Lo afferma l’ambiasciatore Usa alla Nato, Matthew Whitaker, in un briefing con la stampa, sottolineando che “la decisione definitiva” spetta al presidente Usa, Donald Trump, e “l’ultima parola è la sua”. Whitaker sottolinea poi che “il presidente Trump continua a impegnarsi attivamente per porre fine alle uccisioni e alla guerra in Ucraina e continua a essere in contatto, come abbiamo visto, con il presidente Zelensky”.

Usa: Paesi sud Europa contribuiscano di più ad aiutare Kiev

L’ambasciatore Usa alla Nato, Matthew Whitaker afferma di aspettarsi nuovi impegni da parte dei Paesi alleati e, in particolare, che quelli dell’Europa del sud facciano di più, nell’ambito del programma Purl (Prioritised Ukraine Requirements List) che prevede l’acquisto di armi Usa da fornire all’Ucraina. In un briefing con la stampa, alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa dell’Alleanza, afferma che “il presidente Trump ha messo a disposizione le migliori armi al mondo, armamenti e munizioni americane, da vendere ai nostri alleati europei della Nato, più il Canada, per poi fornirli all’Ucraina. L’Ucraina ne ha bisogno, lo desidera, e dobbiamo assicurarci che i nostri alleati si facciano avanti e acquistino attraverso questo meccanismo che ora funziona senza intoppi e in modo efficiente”. Whitaker sottolinea che “il modo più rapido e concreto in cui gli alleati possono aiutare l’Ucraina è investire in Purl. Questo programma è vitale e gli alleati devono farsi avanti e contribuire ora a fare pressione sulla Russia affinché si sieda al tavolo delle trattative e accetti la pace”.

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