Storie Web lunedì, Settembre 22
Notiziario

Charlie Kirk, l’attivista trumpiano di cui oggi si celebrano i funerali in Arizona, “era pericoloso perché smontava la narrazione del mainstream con la logica. Andava fermato perché era libero, coraggioso e capace e le persone così fanno paura a chi pensa di poter imporre con la forza le proprie convinzioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo a Fenix, la festa di Gioventù nazionale. l’organizzazione giovanile del suo partito Fratelli d’Italia. “L’odio non è finito con la sua morte, anche qui abbiamo avuto commenti da sedicenti intellettuali. Abbiamo avuto una diapositiva” di cosa è “non la sinistra italiana, ma la sinistra mondiale”. 

“Qualche giorno fa nessuno dei moralizzatori che hanno riempito le pagine di commenti su di voi ha ritenuto di dover dire mezza parola sull’ignobile post pubblicato da sedicenti antifascisti che esibiva l’immagine di Kirk a testa in giù, con la scritta ‘-1’ e a buon intenditor poche parole. Tutti zitti, non ci facciamo fare la morale da questa gente”, ha scandito dal palco la premier. 

La sinistra nel mirino della premier: “Abbiamo rimesso al centro il merito che la sinistra sessantottina aveva rimosso”

La sinistra si occupa di dare uno stabile pubblico agli sfollati del Leoncavallo, noi abbiamo messo 670 milioni di euro sul fondo di garanzia statale per l’acquisto della prima casa e lavoriamo a un piano per le giovani coppie per case a prezzi calmierati“, così Meloni puntando nuovamente il dito contro gli avversari politici “della sinistra”, il light motiv di molti temi all’interno del suo intervento. E ancora: “Siamo fieri di non essere come loro”. 

E anche quando parla della riforma nella facoltà di medicina e delle scelte sulla scuola, la sinistra resta nel mirino. In particolare la “sinistra sessantottina che aveva cancellato il merito”. 

Così ancora la premier: “Considero una piccola ma grande rivoluzione fondata sul merito, la riforma sulle modalità di accesso a Medicina. Un provvedimento che in molti sostenevano fosse impossibile da realizzare. Penso che la parola ‘impossibile’ sia la coperta di Linus che i vigliacchi, o quelli che non hanno voglia di lavorare, usano per non dover fare i conti con la realtà”. E precisa sul provvedimento che “cancella l’odiosa lotteria dei test di ingresso e permette ai ragazzi di dimostrare il loro lavoro”. Meloni ha parlato anche della riforma dell’esame di maturità “che introduce un principio banale: se ti rifiuti di sostenere l’esame vieni bocciato, se fai volontariamente scena muta, perché pensi di portare avanti chissà quale battaglia politica, devi ripetere l’anno”. “Non ne possiamo più dei disastri del ’68, della logica del 6 politico”, ha scandito infine.

“I numeri dicono la strada è giusta: in mille giorni” sono stati creati “oltre un milione di posti di lavoro, la maggior parte dei quali a tempo indeterminato, diminuisce la precarietà, il tasso di disoccupazione giovanile è sceso ai minimi storici, quattro punti in meno rispetto a quando questo governo si è insediato”. Ha detto Meloni. “Abolire il Reddito di cittadinanza era certamente più coraggiosa, ma anche la più giusta”, ha sottolineato. 

E come in molte altre occasioni Meloni ricorda l’impegno dei giudici antimafia: “abbiamo avuto il coraggio di dire che la mafia fa schifo e la combatteremo con tutte le forze che abbiamo. Che non cederemo mai sul carcere duro, che riporteremo lo Stato nei territori dove aveva fatto un passo indietro. Rafforzeremo la legislazione antimafia, ci guida l’esempio di Falcone, Borsellino e Livatino”. 

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