Storie Web domenica, Settembre 21
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Al Salone di Genova, «al terzo giorno di apertura, come speravamo siamo in crescita; stiamo già superando i numeri di presenze dell’anno scorso. Se il meteo ci aiuterà, probabilmente li supereremo alla grande». Lo ha sottolineato il presidente di Confindustria nautica, Piero Formenti, il quale, giovedì scorso, all’apertura dell’esposizione, aveva formulato l’auspicio che la 65° edizione della kermesse superasse i 120mila visitatori del 2024. Intanto, Assomarinas annuncia che è in crescita il giro d’affari nei porti turistici italiani e un aumento è atteso anche nel 2026.

«Quello che registro al salone – ha aggiunto Formenti – è la soddisfazione degli espositori, in particolare nel tech trade, che faticava un po’, in quanto i cantieri erano impegnati con gli stand. Ma adesso hanno cominciato a arrivare i buyer dei cantieri, per incontrare gli accessoristi e i componentisti italiani, che sono i migliori al mondo, e cominciare a intavolare discorsi e trattative, relativi alle necessità dei cantieri per la prossima stagione».

Quanto ai risultati dei porti turistici, che saranno presentati ufficialmente lunedì 22 settembre al salone, Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas (l’associazione confindustriale che li raggruppa), registra il quinto anno di positivo andamento del mercato. «Il persistere della crescita del giro d’affari dei porti turistici nel 2025 – ha affermato – è stato sostenuto soprattutto dal buon andamento dell’usato, con centinaia di barche che, dopo un refitting o una rimotorizzazione, sono tornate a occupare spazi nelle marine. Ma hanno giocato a favore anche il costante incremento delle flotte di natanti e imbarcazioni destinati alla locazione nautica e al charter; nonché l’incremento della flotta internazionale dei superyacht, che svolgono navigazione a lungo raggio e hanno intensificato le loro visite sulla costa italiana».

I numeri, raccolti tra gli associati di Assomarinas, parlano chiaro: nel 2025 gli ormeggi stanziali sono cresciuti del 2,3% e quelli in transito del 3,5%. E le previsioni per il 2026 prefigurano un +2,4% per i primi e un +3,5% per i secondi. Portano il segno positivo anche tutti gli altri indicatori, sia quest’anno che il prossimo (cioè rimessaggi+2% e +3,8% nel 2026; manutenzioni su imbarcazioni, +2,6% e +3%; vendite carburante, +2,2% e +2,3%; servizi accessori, +3% e +2,2%; vendite di attrezzatura, +2,5% e +2,3%; vendite di posti barca, +1% e +1%).

«Tutte le voci d’introito dei porti turistici hanno evidenziato – ha detto Perocchio – una buona crescita, a eccezione della cessione a lungo termine dei posti barca, che stenta a tornare ai livelli dei primi anni Duemila. Anche per il 2026, le previsioni degli operatori evidenziano fiducia nel mantenimento della tendenza alla crescita generale di domanda e fatturati».

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