Storie Web giovedì, Luglio 17
Notiziario

Via libera al correttivo che ripropone il ravvedimento speciale per gli anni 2019-2023. E’ stato approvato in commissione Finanze alla Camera l’emendamento riformulato dal presidente Marco Osnato (Fratelli d’Italia) al decreto fiscale (Dl 84/2025) che riapre la sanatoria sul passato solo per le partite Iva che aderiranno al concordato preventivo biennale per il 2025-2026. La correzione (molto attesa soprattutto da chi deve decidere sul concordato) era stata accantonata in attesa della riformulazione. Il testo, approvato in una seduta lampo in Commissione, è atteso in Aula a partire da lunedì. Poi passerà al Senato per la seconda lettura

 Non ci sarà, invece, una seconda chance per sanare il 2023 per chi ha scelto l’accordo biennale per il 2024-2025, anche perché rimettere in discussione il 2023 avrebbe significato inficiare anche i dati dichiarati e i voti conseguiti alle pagelle fiscali su cui poi sono state tarate le imposte dovute per l’accordo biennale sottoscritto lo scorso anno.

Tra gli altri emendamenti approvati in commissione, il correttivo finalizzato a mettere dei paletti ai blitz di Entrate e Guardia di Finanza in azienda, chiedendo che negli atti di autorizzazione e nei verbali redatti a fine verifica vengano «espressamente e adeguatamente indicate e motivate le circostanze e le condizioni che hanno giustificato l’accesso».

La discussione generale in Aula sul decreto fiscale inizierà lunedì prossimo per chiudere tra martedì e mercoledì e spedire poi il testo al Senato per l’ok definitivo.

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