Storie Web venerdì, Luglio 4
Notiziario

Si chiama Gnv Orion è un traghetto di nuova generazione ed è stato battezzato ufficialmente nel porto di Genova, dopo essere stato consegnato all’armatore lo scorso aprile in Cina, dal cantiere navale Guangzhou shipyard international. Si tratta del 26° ferry di Gnv, compagnia del gruppo Msc e, al momento del battesimo – celebrato da una madrina d’eccezione, la campionessa di nuoto Federica Pellegrini – era ormeggiato accanto alla nave gemella Polaris. Orion, infatti, è la seconda unità consegnata alla società di navigazione, nell’ambito del piano di modernizzazione e potenziamento dell’intera flotta, che prevede l’arrivo di ulteriori sei nuovi traghetti di nuova generazione (questi alimentati tutti a Gnl) entro il 2030.

Lo scopo dell’operazione lo ha rivelato, senza mezzi termini, Matteo Catani, ad di Gnv. «L’obiettivo – ha sottolineato – è di posizionarci come leader nel settore ferry nel Mediterraneo. Essere riconosciuti non solo per ciò che facciamo ma soprattutto per la visione che ci ispira».

Piano di rinnovamento della flotta da un miliardo

«Orion e Polaris – ha aggiunto Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo di Gnv – sono il primo decisivo passo di un importante programma di rinnovamento della flotta, per un totale di otto nuove unità, che ha richiesto oltre un miliardo di euro d’investimenti. Nel giro di cinque anni, una parte rilevante della flotta sarà interamente rinnovata, con l’aggiunta di circa il 60% di tonnellaggio. È un dato significativo, che conferma il forte impegno di Msc a favore non solo di Gnv, ma dell’intero sistema italiano dei trasporti; di cui lo shipping rappresenta una dorsale molto importante, anche per i collegamenti con gli altri Paesi».

Vago ha ricordato la figura di Aldo Grimaldi, fondatore nel 1992 di Gnv, ma ha poi fatto il punto su questioni più “politiche”. «Movimentare merci e persone via mare – ha detto – contribuisce a ridurre le emissioni ambientali derivanti dal trasporto stradale. Oltre che a decongestionare le strade dai mezzi pesanti. Aiuta inoltre a diminuire i costi e le complessità generali del sistema logistico italiano. Per questo è necessario rivedere la configurazione attuale del sistema (di tassazione Ue, ndr) Ets, fonte di importanti distorsioni competitive che minano le sue stesse finalità. Il fatto che sia applicato al settore marittimo, ma non ancora al trasporto stradale, genera differenziali di costi che non vengono compresi e accettati dalla committenza. Spingendo così, a parità di condizioni, al ritorno su strada».

Allarme sui presidenti delle Autorità portuali

Rivolgendosi, poi, al viceministro delle Infrastrutture e trasporti, Edorado Rixi, presente alla cerimonia, ha evidenziato «l’importante lavoro che svolge da anni per il nostro settore» ma, ha rimarcato, «siamo un po’ preoccupati per il ritardo nelle nomine dei presidenti delle Autorità di sistema portuale. Occorrono persone competenti, capaci di affrontare le sfide di un mondo che vive una fase delicatissima».

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.