Storie Web venerdì, Luglio 4
Notiziario

Una delle voci più attive nella promozione della legge è infatti Niklas Anzinger, fondatore del progetto Infinita City, che immagina il Montana come un hub per l’innovazione medica decentralizzata. La visione? Un sistema più snello, dove lo sviluppo terapeutico non è ostacolato da eccessive regolamentazioni e dove lo Stato diventa un esperimento vivente di governance bioetica.

Crypto, biohacking e il sogno di sconfiggere l’invecchiamento

Il nuovo modello potrebbe diventare una “zona di regolazione speciale” per la longevità e le terapie anti-invecchiamento. Un concetto familiare alla filosofia cripto, che da sempre ha cercato spazi dove sperimentare nuove regole. Ed è proprio su questo terreno che si sta formando un’alleanza sempre più concreta tra la comunità crypto e quella della longevità, apparentemente distanti, ma che hanno invece affinità profonde. La cultura cripto, abituata a sfidare dogmi e a muoversi in spazi di frontiera normativa, vede nella longevità un’area di investimento strategico: biotecnologie, Ai applicata alla salute, nuovi modelli di assicurazione decentralizzata. Ed entrambe le comunità – cripto e longevità – condividono una cultura del rischio, dell’autonomia individuale e dell’innovazione radicale. Il biohacking è, in fondo, il “fintech del corpo umano”.

La città della longevità, una visione urbana centrata su salute, sperimentazione e tecnologia, ha trovato per esempio terreno fertile nel mondo degli investitori e pensatori cripto. Per molti milionari della prima ora della blockchain, allungare la vita è diventato il nuovo orizzonte. Dopo aver risolto il problema della scarsità di denaro, si concentrano sulla risorsa più preziosa e non acquistabile: il tempo. «Le criptovalute sono audaci, e ci vuole un fenotipo audace per pensare di poter sconfiggere la morte» ha dichiarato Benji Leibowitz, fondatore della piattaforma Pump.science, che tokenizza la ricerca medica.

E non si tratta solo di dichiarazioni d’intenti. Brian Armstrong, Ceo di Coinbase, ha investito milioni nella ricerca anti-aging. Charles Hoskinson, fondatore di Cardano, ha finanziato una clinica sperimentale in Wyoming e si è candidato come primo volontario per una terapia combinata con cellule staminali e camera iperbarica. Roger Ver, tra i primi investitori in Bitcoin, ha già firmato per la crioconservazione del proprio corpo. E Justin Sun, fondatore di Tron, ha donato oltre 50 milioni di dollari al Longevity Prize.

Il filo conduttore? Una visione libertaria della salute, secondo cui ciascun individuo dovrebbe poter scegliere come sperimentare sul proprio corpo, senza dover attendere i lunghi tempi della burocrazia medica.

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