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Notiziario

Gli infortuni denunciati all’Inail sono stati 593mila nel 2024, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,4% rispetto alle 590mila del 2023). Questo incremento è dovuto alla crescita delle denunce degli studenti, che sono salite a 78mila (+10,5% rispetto alle 71mila del 2023), di cui 2.100 per infortuni occorsi nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), dopo che è stata introdotta dal maggio del 2023 la tutela gratuita da parte dell’Inail anti infortuni nelle scuole. Per quanto riguarda i lavoratori, invece, si registra un calo dell’1%, degli infortuni denunciati, scesi da 519mila a 515mila.

Crescono gli infortuni in itinere

Nella relazione annuale illustrata a Roma dal presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, alla presenza tra gli altri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della ministra del Lavoro Marina Calderone, per i lavoratori, le denunce in occasione di lavoro segnano nel 2024 un calo rispetto all’anno precedente: -1,9% (da 421.533 a 413.517). Rapportando le denunce di infortuni in occasione di lavoro al numero degli occupati Istat, il valore del 2024 si attesta a 1.728 casi di infortunio ogni 100mila addetti, inferiore sia rispetto all’anno precedente (1.788) sia al 2019 (1.987)  

 Al contrario gli infortuni in itinere – da casa a lavoro o viceversa – sono aumentati: +3,1% (da 97.939 a 101.000). Il 22,8% degli infortuni denunciati nel 2024 (117 mila) si è verificato “fuori dall’azienda” ossia “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o in itinere: il valore più alto del quinquennio sia in termini assoluti che di incidenza sul totale.

Il più alto numero di decessi sul lavoro in costruzioni, trasporto e magazzinaggio

I casi mortali denunciati sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023. Continuano, dunque, ad essere registrati oltre tre decessi al giorno. Per i lavoratori si registrano quattro decessi in meno, da 1.193 a 1.189, mentre i 13 casi mortali rilevati tra gli studenti sono cinque in più rispetto agli otto dell’anno precedente, di cui uno nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto). Per i casi mortali nel 2024 si registra, rispetto al 2023, un calo delle denunce in occasione di lavoro (-3,5%, da 918 a 886) mentre quelle in itinere aumentano (+10,2%, da 275 a 303). Il 42,3% (503) dei casi si è verificato “fuori dall’azienda”, incidenza inferiore solo a quella registrata nel 2022 (45,7%). Rapportando le denunce di infortuni mortali in occasione di lavoro al numero degli occupati Istat, il valore del 2024 si attesta a 3,70 decessi ogni 100mila addetti, inferiore sia rispetto al 2023 (3,89) sia al 2019 (3,90).

Per i casi mortali, è l’Industria e servizi la gestione che fa registrare il maggior numero di infortuni (86,1%), seguita dall’Agricoltura con il 12,8% e dal conto Stato con l’1,1%. I 32 decessi in meno rispetto al 2023 (-3,5%) riguardano la gestione Industria e servizi (-11), l’Agricoltura (-15) e il conto Stato (-6).

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