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Notiziario

«Dopo i pazienti con il diabete puntiamo a rendere più facile la vita anche ai malati di ipertensione e a chi ha malattie cardiovascolari. Il nostro impegno deve essere quello di rendere subito accessibile il farmaco: un cittadino che prende il medicinale senza impedimenti e interruzioni si cura meglio e fa risparmiare anche le casse dello stato». La promessa arriva dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato che al Sole 24 Ore racconta l’impatto della decisione dell’Agenzia del farmaco di pochi giorni fa di spostare alcuni farmaci per il diabete dalla «distribuzione diretta» (quella nelle farmacie ospedaliere) alla «distribuzione per conto» (in pratica nella farmacie “ordinarie”) con l’abolizione anche dei piani terapeutici.

Una misura voluta proprio da Gemmato nella scorsa manovra di bilancio che sta cominciando ad avere effetti su milioni di pazienti cronici che ora hanno la possibilità di avere accesso subito a un farmaco salva vita nella farmacia sotto casa senza più essere costretti a ordinarli e aspettare anche più di un giorno e soprattutto senza dovere ogni anno andare dal medico specialista per farsi attestare la malattia e replicare il piano terapeutico: «Un atto burocratico fatto di scartoffie che alla fine fa perdere tempo al medico quanto al paziente allungando anche le liste d’attesa». Dopo il passaggio dei primi antidiabetici a base di gliptine dell’anno scorso ora è la volta delle glifozine, anti-diabetici di nuova generazione utilizzati anche per abbassare la pressione, favorire la perdita di peso, prevenire crisi ipoglicemiche e proteggere cuore e reni. «Queste semplificazioni riguardano quasi 3 milioni di pazienti che ora potranno andare in farmacia e ottenere subito il farmaco», ribadisce Gemmato. Che guarda alle prossime tappe: «Dobbiamo ancora completare le semplificazioni per i diabetici con i farmaci Glp1, ma poi vogliamo concentrarci su altre aree della grande cronicità come l’ipertensione o le malattie cardiovascolari. Certo il passaggio andrà fatto verificando sempre che non ci siano impatti per i conti dello stato».

Ma in farmacia il cittadino, munito della ricetta del Ssn, oltre al medicinale trova sempre di più esami di bassa complessità: «È la cosiddetta farmacia dei servizi prevista da anni, ma sperimentata nella sua capillarità durante il Covid. Il cittadino può trovare l’Holter pressorio, l’Holter cardiaco, la spirometria e l’elettrocardiogramma. Oggi le liste d’attesa possono essere abbattute grazie anche alle farmacie come sta avvenendo nelle Marche e in Liguria». Ma con una sottolineatura di Gemmato: «La farmacia non sostituisce il medico perché sarà lui a distanza in base ai risultati a fare diagnosi e referto così come ai laboratori di analisi resteranno gli esami più complessi . Oggi questi nuovi servizi hanno già salvato in alcuni casi la vita a chi ha avuto un infarto e lo ha scoperto entrando nella farmacia più vicina».

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