Storie Web domenica, Giugno 22
Notiziario

Gli Stati Uniti hanno attaccato tre siti nucleari in Iran, sganciate bombe ’bunker buster’. Discorso del presidente Usa alla nazione: «Ora è il momento per la pace, l’Iran deve accettare la fine di questa guerra». Netanyahu: «Io e Trump diciamo ’prima la forza, poi la pace’». Ira dell’Iran: «Barbaro attacco, quanto accaduto avrà conseguenze eterne». Missili contro Israele, esplosioni a Tel Aviv

Trump: attaccati 3 siti in Iran. Momento storico, ora l’Iran deve accettare fine guerra

“Abbiamo completato con successo il nostro attacco a tre siti nucleari in Iran, inclusi Fordow, Natanz ed Esfahan”: lo scrive Donald Trump su Truth spiegando che “un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano…Tutti gli aerei stanno rientrando sani e salvi”. “Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo”, scrive ancora il presidente Usa, secondo il quale “questo è un momento storico per gli Stati Uniti d’America, Israele e il mondo”.

In Medio Oriente 40mila soldati Usa, le basi in allerta

L’attacco Usa all’Iran rischia di mettere nel mirino di Teheran gli oltre 40.000 soldati americani nell’area. Secondo gli esperti, infatti, Teheran risponderà all’offensiva su tre dei suoi siti nucleari e le truppe a stelle e strisce sono le più esposte. Rischia molto anche lo Stretto di Hormuz, dal quale transita un terzo del petrolio mondiale e che l’Iran ha già minacciato di chiudere. Anche se una delle eventualità è che i Pasdaran possano minarlo, costringendo la marina militare Usa a un’operazione lunga e pericolosa per rimuovere gli ordigni. Gli Stati Uniti contano in Medio Oriente otto basi permanenti in sette Paesi: Egitto, Kuwait, Bahrain, Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Qatar. In quest’ultimo Paese c’è la più grande, quella di Al Udeidche, che ospita più di 10.000 soldati ed è la sede del Us Central Command. La base ha avuto un ruolo strategico nelle operazioni in Iraq, Afghanistan e Siria. In Bahrain c’è la Naval Support Activity, mentre il Kuwait ospita Camp Arifjian, essenziale per il supporto logistico. Al-Dhafra, negli Emirati Arabi Uniti, è strategica per per la raccolta di informazioni di intelligence e il sostegno offerto alle operazioni di combattimento aereo. La base ospita i Raptor-22 e molti droni. La base di Erbil, in Iraq, è infine usata per le operazioni nel nord dell’Iraq e in Siria.

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Idf: ci prepariamo a ingresso di Hezbollah in guerra con Iran

Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno annunciato di essere entrate in stato di massima allerta per la possibilità che Hezbollah si unisca al conflitto tra Israele e Iran. Secondo quanto riferito da fonti militari israeliane citate da Haaretz, Hezbollah è in stato di allerta sin dall’inizio dell’offensiva israeliana contro l’Iran, ma finora non sono stati registrati attacchi diretti da parte dell’organizzazione libanese. L’Idf ha precisato che l’esercito sta rafforzando il fronte nord e monitorando attentamente i movimenti delle milizie filo-iraniane, preparandosi a scenari di escalation multipla su più fronti.

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