Una strategia terapeutica più ampia
Ma quello sviluppato a Pisa non è un caso isolato, bensì parte di una strategia terapeutica più ampia, che vede le foglie di olivo al centro di numerose ricerche scientifiche in ambito medico. Sempre più studi, infatti, ne stanno esplorando le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e rigenerative, con risultati promettenti su diverse patologie.
Utilizzate da secoli nella tradizione mediterranea, le foglie d’olivo stanno trovando oggi nuove applicazioni grazie alla ricerca biomedica. In laboratorio, i loro estratti hanno mostrato effetti protettivi sul cuore, ad esempio in caso di cardiomiopatia diabetica, aiutando a ridurre l’infiammazione e i danni ai tessuti. In altri studi, gli stessi composti hanno dimostrato di proteggere il cervello in modelli sperimentali della malattia di Alzheimer, riducendo la neuroinfiammazione, e di rallentare l’invecchiamento cellulare agendo su cellule senescenti, un fenomeno legato a molte malattie croniche.
Non mancano neppure le applicazioni dermatologiche: un gel a base di foglie d’olivo, ad esempio, si è dimostrato efficace nel favorire la guarigione dell’herpes labiale, con effetti simili al trattamento convenzionale. E in campo oncologico, studi in vitro segnalano un’azione antitumorale su diverse linee cellulari, inclusi tumori al colon, alla prostata e al pancreas, aprendo nuove prospettive per trattamenti futuri.
Anche il diabete è al centro dell’attenzione. Gli estratti si sono rivelati capaci di abbassare i livelli di glucosio nel sangue e di proteggere organi chiave come fegato, reni e pancreas nei modelli animali.
Queste ricerche, ancora in fase sperimentale, indicano un potenziale terapeutico sorprendente per quello che fino a poco tempo fa veniva considerato solo uno scarto agricolo. E rafforzano il valore del progetto pisano, che ha saputo trasformare un ingrediente naturale, sostenibile ed economico in una soluzione innovativa per la salute degli occhi, con la possibilità – in futuro – di estenderne l’uso anche ad altri ambiti medici.