Un piano industriale per fare crescere di circa un terzo il fatturato, aumentare l’offerta puntando su resort per il turismo leisure oltre a un primo test per saggiare le potenzialità nel segmento affitti brevi. È quello varato dal gruppo alberghiero Hnh Hospitality che punta a superare i 150 milioni di ricavi entro il 2027 contro i 113 dell’anno fiscale 2024 terminato lo scorso ottobre con un Ebitda di 16,3 milioni. «Il budget per il 2025 è di 122 milioni e nel primo semestre con 34,2 milioni abbiamo superato il valore del 2024 grazie al buon livello del prezzo medio delle camere, un tasso di occupazione al 73%, tre punti percentuali in più e superiore alla media del 2019 – spiega Luca Boccato, ad del Gruppo Hnh Hospitality in cui nel marzo 2023 sono entrati il Fondo italiano d’investimento ed Eulero Capital mentre la famiglia Boccato mantiene una quota del 62%-. Questo è l’anno dei nuovi progetti con cui vogliamo consolidare la presenza sul mercato». Il gruppo ha 16 hotel a 4 e 5 stelle tra strutture di proprietà e in gestione con più di 2.300 camere e poco circa 5mila posti letto. Strutture presenti sulla costa vicino a Venezia, in città metropolitane come Roma, Milano e Bologna. «Ora vogliamo allargare il perimetro e coprire il segmento resort – continua l’ad -. Stiamo lavorando a diversi dossier puntando su destinazioni di mare di grande interesse come la Puglia, il lago di Garda, la costa tirrenica con la Versilia e la costiera amalfitana ma c’è poca offerta di prodotto. Nel 2027 avremo 21 hotel contro i 20 previsti dal piano industriale».
Già nei prossimi mesi si vedranno i risultati di questa strategia con l’inaugurazione a settembre di Homy Livia a Verona, nuovo format simile a un resident dedicato ai soggiorni medio-lunghi (fino a una trentina di giorni ndr) pensato per una prevalente clientela business che soggiorna in appartamenti senza i classici servizi di un hotel. Homy Livia offre 23 appartamenti arredati secondo sette tipologie abitative si differenziano per metratura e configurazione pur condividendo l’attenzione ai dettagli e la ricercatezza degli arredi. «È un altro pilastro della nostra fase di crescita con l’ingresso nel segmento extended stay – sottolinea Boccato -. Questo format potrà essere poi replicato in altre città come, per esempio, a Roma e puntiamo ad aprirne altri due nell’arco dei prossimi tre anni».
Tra le prossime attività ci sarà la gestione del Hilton Garden Inn presso l’aeroporto di Milano Bergamo con 180 camere. Hnh Hospitality è stata scelta da Sacbo per sviluppare e gestire la struttura mentre a Milano il gruppo si è aggiudicato, dopo una gara internazionale battendo dieci concorrenti, la gestione del futuro hotel MGallery a Milano, all’interno del Palazzo delle Stelline in corso Magenta con un’offerta che prevede un key money di 3,8 milioni e un utile minimo annuo garantito di 3 milioni. La riapertura dell’hotel, firmato Stefano Boeri Interiors, è prevista nel 2026. Anche a Torino si punta sul lusso con il 5 stelle Radisson Collection all’interno della Cavallerizza Reale di Torino. L’accordo con Cdp Real Asset Sgr prevede una struttura da 130 camere, parte di un ampio progetto di riqualificazione culturale e urbana, con apertura prevista entro il 2028. Hnh curerà anche l’interior design, affidato allo Studio Marco Piva.Per quanto riguarda l’estate il Gruppo dispone di hotel a Jesolo, in Sicilia e Sardegna. «La stagione promette bene con un trend delle prenotazioni solido, siamo al 75%, e per le isole maggiori con registra un +10% sull’estate 2024 – conclude l’ad -. Seguiamo con attenzione la svalutazione del dollaro perché questi arrivi rappresentano una presenza importante nelle città d’arte».