Arriva per la prima volta dall’Italia, dal Lingotto di Torino, il nome del vincitore della “The 50 World’s Best Restaurants”. È il peruviano Maido (lo scorso anno al quinto posto) a prendere il posto del Disfrutar di Barcellona (non più in gara come tutti gli ex vincitori, che entrano nei “Best of the Best”).
Gli italiani passano dai 4 dello scorso anno a 6 di quest’anno. Lido 84 di Gardone Riviera si conferma primo nella classifica tricolore, in 16esima posizione, ma era 12esimo nel 2024. Niko Romito con il Reale di Castel di Sangro passa del 29esimo al 18esimo posto. Fa un balzo dal 51esimo al 20esimo posto Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler. Al 31esimo Le Calandre di Rubano, una re-entry nei 50Best. Continua la scalata di Piazza Duomo di Alba dello chef Enrico Crippa, ora al numero 32: era al 39esimo lo scorso anno, quando aveva scalato tre posizioni. Uliassi di Senigallia è al 42esimo posto (era al 50esimo lo scorso anno, quando aveva perso 16 posizioni, ora ne recupera quindi 7).
Il Woodford Reserve Icon Award va a Massimo Bottura e Lara Gilmore.
Il premio per la miglior chef donna va a Pichaya ‘Pam’ Soontornyanakij di Potong.
Il premio per la sostenibilità è andato a Celele di Cartagena (Colombia), new entry al 48esimo posto della classifica. Mindy Woods è “Champion of Change Award”. Mohamed Benebdallah è il miglior sommelier.