Honda, la seconda casa automobilistica giapponese, ha testato con successo un razzo sperimentale riutilizzabile nell’ambito del suo piano di espansione nel settore spaziale.
Il test è stato condotto a Taiki, sull’isola di Hokkaido, nel nord del Giappone.
Il prototipo, alto 6,3 metri, con un diametro di 85 centimetri e un peso di 900 kg, ha raggiunto un’altitudine di 271,4 metri per poi ridiscendere e atterrare entro 37 centimetri dalla posizione prevista. Il volo è durato complessivamente 56,6 secondi.
Honda spera di sviluppare la tecnologia necessaria per un lancio suborbitale entro il 2029.
Si prevede che la domanda di razzi per il lancio satellitare aumenterà nei prossimi anni, con la crescente aspettativa di “un sistema di dati nello spazio”, come si legge in una nota della società giapponese.
In futuro, i razzi potrebbero essere utilizzati per realizzare strumenti di comunicazione satellitare e per monitorare il riscaldamento globale e altre condizioni ambientali.
Il programma di razzi riutilizzabili più noto è quello di SpaceX di Elon Musk che ha già effettuato test orbitali e punta a missioni interplanetarie.
Anche l’agenzia spaziale giapponese JAXA mira a diventare un attore importante nel settore dei lanci satellitari, anche con il suo razzo H3, che non è riutilizzabile.
Nel frattempo, le startup giapponesi stanno gareggiando per entrare in questo settore in rapida espansione, tra cui Space One, che a dicembre ha subito il suo secondo lancio fallito.