La situazione idrica in Italia si presenta attualmente in ripresa, con poche criticità locali, prevalentemente al Sud. Le precipitazioni registrate a maggio sono state superiori alla media, soprattutto al Nord, contribuendo a un generale rientro delle condizioni di siccità sul territorio nazionale. L’unica eccezione, limitata, si riscontra ancora al Sud e sulle Isole maggiori, anche come “eredità” della grave siccità dell’anno scorso. «Possiamo affermare che la siccità metereologica (in sintesi, la pioggia) sia al momento rientrata su buona parte del territorio nazionale» spiega la Fondazione Cima.
Da oltre un anno sul sito del Sole 24 Ore è disponibile una pagina realizzata da Lab24 e in collaborazione con Fondazione CIMA, che riporta i dati aggiornati sulle variabili più significative per monitorare lo stato dell’acqua, della neve, dell’umidità dei terreni e della temperatura nelle varie provincie italiane. Con dati puntali e costantemente aggiornati, su base mensile, dal 2011 a oggi.
Oggi, 17 giugno, si celebra la Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità. Una giornata istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare nei confronti di un problema globale, che diventa l’occasione per fare il punto dell’Italia all’ingresso di questa estate, all’interno di un trend che negli ultimi anni ha visto la siccità emergere come problema anche nel nostro Paese.
La situazione a maggio
«Dal punto di vista delle temperature, maggio è stato caratterizzato da condizioni generalmente sotto media per il periodo su buona parte del territorio nazionale (una condizione che, per quanto concerne il Nord, persiste ormai da qualche mese). I dati a medio termine (12 mesi) indicano tuttavia temperature generalmente superiori alla media, sottolineando il carattere temporaneo dell’anomalia fresca recentemente registrata. Stiamo ora assistendo alla prima forte ondata di calore di questa estate, il che conferma che si trattasse di una anomalia fredda solo temporanea. Infatti, in questi giorni è già in corso la prima importante ondata di calore dell’estate 2025, destinata, a meno di precipitazioni nelle prossime settimane, a ridurre l’umidità dei suoli superficiali» spiega Francesco Avanzi, ricercatore Cima e idrologo specializzato nella neve.
La situazione dei suoli, al momento, non presenta criticità estese secondo Cima. Solo in alcune aree circoscritte del Centro-Sud persistono alcune anomalie negative in umidità del suolo, sebbene siano ancora localizzate. La copertura nevosa, dopo una breve pausa nel ritmo di fusione a maggio, prosegue il consueto processo primaverile, concentrando l’innevamento esclusivamente nelle aree più elevate.