Italiano
English
Français
Deutsch
Русский
Español
Passione e talento, rigore e serietà, nel raccontare la realtà senza condizionamenti, in una professione, quella el giornalista, che costituisce uno dei cardini della democrazia: sono i valori che animano il “Premio Biagio Agnes – Premio Internazionale di Giornalismo, Informazione e Comunicazione”, la cui XVII edizione si svolgerà venerdì 20 giugno per la prima volta nel magnifico e iconico scenario di Piazza di Spagna a Roma. Sul palco Mara Venier e Alberto Matano presenteranno la cerimonia di premiazione, in onda martedì 1 luglio in seconda serata sul Rai 1. La giuria del premio Agnes è costituita dal presidente Gianni Letta e da Giulio Anselmi, Alberto Barachini, Carlo Bartoli, Stefano Folli, Luciano Fontana, Luigi Gubitosi, Paolo Liguori, Pierluigi Magnaschi, Giuseppe Marra, Massimo Martinelli, Antonio Martusciello, Agnese Pini, Antonio Polito, Aurelio Regina, Giampaolo Rossi, Danda Santini, Marcello Sorgi, Fabio Tamburini, Mons. Dario Edoardo Viganò.
Rossi (ad Rai): il premio Agnes ricorda centralità servizio pubblico
«Il premio Agnes ricorda una delle figure più importanti del mondo dell’imprenditoria italiana e un grande direttore generale della Rai», sottolinea Giampaolo Rossi, ad della Rai, aprendo la presentazione della XVII edizione del premio Biagio Agnes. Il riconoscimento, ha aggiunto, «ci aiuta a rivivere la storia del servizio pubblico. A ripensare un percorso di storia della tv italiana, della cultura, della Rai e al ruolo centrale che ha nei processi di innovazione». Agnes, ha ricordato Rossi, «fu il dg che affrontò l’arrivo del duopolio e delle tv commerciali. Anche noi oggi stiamo affrontando una fase di cambiamento, quasi parallela a quella della fine degli anni 80. Questo premio vuole essere un modo per ricordare la centralità della Rai , vero hub industriale che sorregge la cultura del nostro Paese».
Marano, il premio ricorda il valore della verità dell’informazione
«In questo momento i concetti di dialogare e informare hanno una difficoltà, che è quella della realtà. La gente pensa di sapere le cose perché l’ha visto sulle piattaforme: questo è il problema che stiamo affrontando. Questo premio certifica la verità: ci ricorda il valore giornalistico dell’informazione, perché stiamo perdendo di vista qual è la verità», sottolinea il consigliere di amministrazione della Rai e presidente facente funzioni Antonio Marano. Il premio deve ricordare la serietà di quello su cui si informa e di ciò che si dice. Informare ha un valore oggi più importante di sempre».
Letta su Simona Agnes: dovrebbe poter svolgere funzioni presidente
Durante il suo intervento alla presentazione del XVII premio, il presidente della giuria Gianni Letta ha ricordato che Simona Agnes, figlia di Biagio, indicata dal centrodestra come presidente della Rai, sta portando avanti l’eredità del padre. Poi ha aggiunto: «Farebbe ancora meglio se potesse svolgere le sue funzioni senza dover ricorrere a un facente funzioni». Il riferimento è alla complessa partita per la ratifica della nomina di Simona Agnes da parte della commissione di Vigilanza Rai su cui da mesi non si registrano aperture da parte delle opposizioni portando la maggioranza a disertare le sedute dell’organismo convocate per votare il parere sulla stessa Agnes.
A Fiorenza Sarzanini il premio Carta stampata
La giuria, presieduta da Gianni Letta, ha designato i premiati individuando i migliori professionisti che hanno saputo decifrare e divulgare la complessità di piccole e grandi storie, raccontando l’Italia e il mondo utilizzando con efficacia e puntualità i linguaggi più diversi, dalla carta stampata alla tv, dai nuovi linguaggi alla radio e alla letteratura. Nell’edizione 2025 il Premio Carta stampata è stato assegnato a Fiorenza Sarzanini, vicedirettrice del Corriere della Sera con un passato al quotidiano Il Messaggero, «per il suo sguardo lucido, l’equilibrio e l’impegno per la verità dimostrati nel seguire i principali casi giudiziari degli ultimi anni fino alle inchieste sui politici e sulla corruzione».
