Storie Web mercoledì, Luglio 30
Notiziario

Il progetto è supportato dall’Università Statale di Milano e si articola su tre livelli. La prima piattaforma, in fase di realizzazione, sarà disponibile anche come app per smartphone o tablet e servirà ad accompagnerà i pazienti passo dopo passo lungo tutto il percorso di cura. Sarà anche in grado di programmare e prenotare le visite, e verrà utilizzata anche in fasi preliminari come gli esami specialistici, prericoveri chirurgici, ricoveri prima degli interventi e, come detto, assistenza nel pronto soccorso.

Esiste poi una seconda piattaforma, già in fase di test prima del collaudo, che servirà a ridurre al minimo il tempo di redazione dei documenti grazie ad un sistema intelligente capace di ascoltare, trascrivere e eseguire i comandi vocali del medico; a inserire le informazioni nelle sezioni corrette delle cartelle cliniche e interpretare autonomamente la documentazione clinica; a analizzare la banca dati storica dell’ospedale e della comunità scientifica e suggerire alcuni aspetti a prevalenza statistica, fornendo così spunti per migliorare la qualità dell’assistenza e l’accuratezza dei dati. Per questa attività ci sarà il coinvolgimento delle strutture di chirurgia generale mini-invasiva, trapianti al fegato, pediatria, neurologia e urologia.

Infine, la terza piattaforma è quella della programmazione chirurgica “smart”, ancora in fase di studio di fattibilità. Si pone come obiettivo la trasformazione dei processi operativi tradizionali, dalla gestione delle priorità alla ottimizzazione delle risorse umane e materiali fino al rispetto delle soglie temporali sui tempi di attesa.

In un futuro non troppo lontano c’è infatti chi pensa che una risposta alle lunghe liste d’attesa arrivi proprio dall’intelligenza artificiale.

Quest’ultima piattaforma sarà in grado di fare simulazioni predittive utili per la programmazione degli slot operatori; fare previsioni finanziarie su ricavi e costi associati agli interventi chirurgici; massimizzare la saturazione delle sale operatorie e migliorare il rispetto dei tempi di attesa, riducendo le inefficienze; ottimizzare l’impiego delle risorse umane bilanciandone anche i carichi di lavoro; ottimizzare i posti letto ordinari e di terapia intensiva post-operatoria.

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