Storie Web lunedì, Giugno 9
Notiziario

Serviranno più ore di ritardo del volo aereo per avere un indennizzo dalle compagnie e i tetti per i rimborsi saranno più bassi, con limiti anche nei casi di riprotezione per un volo cancellato. Il Consiglio dei Trasporti dell’Unione Europea ha deciso alcune modifiche al regolamento 261/2002 sul trasporto aereo che modifica i meccanismi di indennizzo rendendoli più complicati. Il testo è ora all’esame dell’Europarlamento. A lanciare l’allarme è il Codacons. «È una follia che rappresenta un immenso regalo per le compagnie aeree e un danno enorme per i consumatori», afferma l’associazione dei consumatori che si dice «pronta ad una battaglia legale per contrastare le nuove norme». In particolare si riduce da 600 e 500 euro l’indennizzo in caso di ritardo, che ora è fissato a tre ore e che in futuro dovrà essere tra le quatto e le sei ore a secondo della lunghezza della tratta. Non solo, vengono introdotti dei limiti ai rimborsi per una riprotezione su altri vettori in caso di cancellazione del volo.

Il nuovo testo deciso in sede europea taglia in modo netto i diritti dei passeggeri e si schiera apertamente a favore delle compagnie aeree, introducendo maggiori tutele verso i vettori – denuncia il Codacons – La parte più grave è quella relativa agli indennizzi in favore dei viaggiatori in caso di ritardo aereo sopra le 3 ore e che oggi arrivano a 600 euro a seconda della tratta: i risarcimenti saranno non solo di importo inferiore, fino a un massimo di 500 euro, ma anche più difficili da ottenere, poiché scatteranno solo in caso di ritardo superiore alle 6 ore per i voli oltre i 3.500 chilometri, e solo dopo 4 ore per i voli sotto i 3.500 chilometri. «Questo significa – spiega il Codacons – che una enorme fetta di passeggeri, pur subendo disagi enormi, rimarrà tagliata fuori dagli indennizzi, con vantaggi economici enormi per le compagnie aeree».

L’altra criticità è quella relativa all’assistenza ai passeggeri in caso di cancellazione del volo: se le compagnie non offrono un volo alternativo, i consumatori che provvedono autonomamente all’acquisto di un collegamento per giungere a destinazione, potranno chiedere un rimborso solo fino al 400% del costo originale del biglietto. Al di la dell’apparenza di un rimborso alto il Codacons spiega cosa accade in concreto nella realtà: «Ciò significa che chi ha acquistato un volo low cost da 30 euro potrà chiedere al massimo 150 euro di rimborso, pur avendo speso molto di più per l’acquisto last minute di un volo alternativo».

Per questo l’associazione dei consumatori si dice pronta ad una battaglia legale «per contrastare in ogni sede le nuove norme al vaglio dell’Ue, e avvierà una mobilitazione in sede europea con la partecipazione di tutte le associazioni dei consumatori comunitarie per impedire lo ’scippo’ dei diritti degli utenti».

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