Il tavolo per il rinnovo del CCSL, il contratto di Gruppo di Stellantis che coinvolte anche Iveco, Cnh Industrial e Ferrari e che coinvolge 60mila lavoratori si chiude con la firma delle sigle sindacali dei metalmeccanici. Tutte, tranne la Fiom-Cgil che però, a differenza che in passato, questa volta è stata vicina alla firma, poi è mancata la sintesi finale. L’accordo prevede il biennio economico aumenti del 6,6%, 134,96 euro per Stellantis e 139,80 euro per Iveco, Cnhi e Ferrari, con in aggiunta una tantum di 480 euro.
Il testo prevede il riconoscimento di una prima trance pari al 3,7 % (75,43 euro area 2; 78,13 euro 3°gruppo) nella busta paga del mese di giugno, una seconda trance del 2% (42,28 euro area 2; 43,80 euro 3°gruppo) a gennaio 2026 e una terza trance di 0,80% (17,25 euro area 2; 17,87 euro 3°gruppo) che sarà erogata a novembre 2026, a un mese dallo scadere dell’accordo appena siglato. Quanto alla misura dell’una-tantum, sarà erogata per metà nella busta paga di giugno 2025, per l’altra metà a giugno 2026.
L’accordo arriva nel pieno della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, che invece è al palo tanto che i sindacati hanno annunciato un nuovo sciopero nazionale per tenere alta l’attenzione sul tema.
Il via libera sulla parte economica riguarda il secondo bienno del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro siglato l’8 marzo di due anni fa, che vale per ll’intero quadriennio 2023-2026. L’incremento del 6,6% aumenterà anche la base di calcolo dei premi di risultato dei gruppi Stellantis, Iveco e Cnh Industrial. Inoltre l’accordo prevede anche il miglioramento degli indicatori per definire del premio di risultato per il gruppo Stellantis. Sono state inoltre stabilite le linee guida per la commissione inquadramento in Cnh Industrial, Iveco e Stellantis, mentre in Ferrari è già prevista a livello aziendale, passaggio che dovrà essere definito entro 2026 in modo da avere nel prossimo CCSL di un nuovo elemento economico.
«Le parti hanno dimostrato un forte impegno per raggiungere l’intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione che hanno già contraddistinto i precedenti rinnovi del CCSL sottolinea Giuseppe Manca, Responsabile Hr per Stellantis Italia. «Con il contesto nazionale e internazionale che stiamo vivendo, in cui permangono perplessità da parte dei consumatori sui tempi della transizione energetica e incertezze sui passi da compiere a livello europeo per il rilancio del settore automotive, abbiamo trovato insieme le soluzioni per proteggere in modo adeguato gli interessi dei lavoratori garantendo al contempo la competitività dell’Azienda nel Paese».