Storie Web sabato, Giugno 7
Notiziario

La pace “si realizza ricostruendo un sistema di rapporti internazionale che ripristini il sistema delle regole. L’Unione europea deve divenire uno dei perni del dialogo nel mondo per ridisegnare un nuovo modello di coesistenza. Per far questo la Ue deve essere unita, deve essere più efficiente resistendo agli attacchi dall’interno e dall’esterno. Questo è il compito dell’Europa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’Associazione Rondine Cittadella della Pace di Arezzo.

Ue nasce da svolta epocale, davvero rivoluzionaria

“Il progetto di pace è espresso dall’ articolo 11 della Costituzione ma anche dal sentimento comune che ha prodotto allora la costituzione e che era quello di ricercare pace e collaborazione tra i popoli. Anche quando si è stati costretti a fare uso delle armi per resistere all’orrore della violenza, l’obiettivo era sempre quello della pace, della collaborazione dei popoli. La nostra costituzione nasce sotto questa insegna. La Ue nasce da una straordinaria svolta storica, epocale, davvero rivoluzionaria. E’ stato un capovolgimento di pensiero” ha continuato il presidente della Repubblica.

Compito Ue è di essere perno di dialogo e mediazione

L’equilibrio nel mondo “non si realizza soltanto sul piano militare, si realizza ricostruendo un sistema di rapporti internazionali che ripristini il rispetto delle regole internazionali, delle organizzazioni internazionali e un vicendevole rispetto di indipendenza da tutti i paesi. Questo è oggi il compito dell’Europa, cioè quello di divenire uno dei perni di una mediazione internazionale per ridisegnare tutti insieme un nuovo sistema di sicurezza, di coesistenza di collaborazione che allontani gli spettri che stiamo vedendo, della guerra e del contrasto” ha incalzato Mattarella, parlando all’Associazione Rondine Cittadella della Pace di Arezzo. Il presidente ha ricordato come “l’Europa unita ha garantito 70 di pace, ha consentito di poter viaggiare liberamente e poter studiare e lavorare ovunque nell’Unione. Il mondo, che ci è parso in questi anni un mondo di pace, con un disarmo progressivo generale, è stato stravolto – ha aggiunto Mattarella – da quanto sta avvenendo, dalla guerra in Europa e intorno all’Europa, dal rifiuto del rispetto delle regole del diritto internazionale, dai rifiuto del ruolo delle organizzazioni internazionali, dal ritorno delle concezioni di politica di potenza nazionale e di dominio sugli altri popoli, alterando quella condizione non ideale ma praticata per tanto tempo di equilibrio che ha garantito l’assenza di guerre per tanto tempo”.

La pace sia progetto condiviso cittadini-istituzioni

“La pace come progetto condiviso tra cittadini e istituzioni: così sono nate la nostra Repubblica e la nostra Costituzione, da una spinta comune tra cittadini e istituzioni dopo la guerra appena subita” ha ricordato il presidente della Repubblica.

Mattarella cita sant’Agostino: i tempi siamo noi

“Ii tempi siamo noi” ha detto il presidente Sergio Mattarella citando sant’Agostino. “I tempi si modellano su quelli che sono i nostri comportamenti” ha spiegato. “Appena finita la Seconda Guerra Mondiale – ha aggiunto – molte persone si sono assunte questa responsabilità: rimodellare la storia d’Europa. I confini per loro erano punti d’incontro e non di separazione e per loro la guerra tra popoli vicini non aveva senso”.

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