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Notiziario

Vino, olio e marmo. Nonostante le incertezze legate alle politiche protezionistiche di Trump, Veronafiere conferma la sua scommessa sugli Stati Uniti, dove da ieri e fino al 7 maggio sarà impegnata in una serie di incontri istituzionali, commerciali e mediatici per presentare alla comunità professionale americana i propri prodotti di punta, a cominciare da Vinitaly e Marmomac.

Usa primo mercato per il vino italiano

Ieri a New York è stata infatti presentata, in un evento rivolto agli operatori e alla stampa di settore, la seconda edizione di Vinitaly.USA, che si terrà a Chicago il 5 e 6 ottobre prossimi. Con 1,9 miliardi di euro di esportazioni nel 2024, gli Stati Uniti sono del resto il primo mercato estero, per valore, del vino italiano, come ricorda il presidente del gruppo fieristico veronese, Federico Bricolo: In questo momento di grande incertezza e preoccupazione, e nella speranza che i negoziati in corso possano registrare esiti rassicuranti e positivi, Vinitaly prosegue l’attività di promozione e consolidamento del brand in quest’area fondamentale per le aziende». Oltre a essere il principale mercato per il settore vinicolo italiano, gli Usa sono anche il Paese che offre le migliori prospettive di crescita, soprattutto nell’area di prezzo luxury, attualmente poco presidiata dai marchi italiani: appena il 2% dei vini esportati contro l’81% del segmento popular e il 17% del segmento premium.

I numeri della prima edizione

Veronafiere punta a replicare, se non superare, i risultati della prima edizione, organizzata in collaborazione con Ita–Italian Trade Agency e la Camera di Commercio italiana americana del Midwest-Chicago, che ha visto la partecipazione di 1.500 visitatori professionali (tra importatori e distributori, ristoratori, gdo, opinion leader, analisti, influencer e stampa di settore) e più di 650 etichette di 230 cantine espositrici, oltre a sette collettive regionali.

«Siamo consapevoli della complessità del contesto attuale. Intendiamo tuttavia mantenere aperto il canale di dialogo con gli operatori americani – spiega Adolfo Rebughini, direttore generale della società -. Sul fronte dell’offerta, Vinitaly.USA amplierà il raggio della promozione all’olio di oliva, con la partecipazione di SOL2EXPO, la nuova fiera internazionale dell’olio divenuta autonoma proprio quest’anno: una promozione integrata prevista anche dal piano industriale di Veronafiere One 2024-2026».

Dopo la tappa di New York, il tour di Veronafiere arriva oggi a Washington per una cena istituzionale presso l’ambasciata italiana e un convegno, domani 1° maggio, sulle prospettive del vino italiano negli Stati Uniti, organizzato in collaborazione con Ita.

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