Grazie a un accordo tra Duferco Energia e Ansaldo Green Tech, quest’ultima fornirà e metterà in esercizio un elottrolizzatore da 1 megawatt per la produzione di idrogeno verde, nell’ambito del progetto di hydrogen valley di Giammoro (Messina). Piano che il gruppo guidato da Antonio Gozzi sta portando avanti, con un investimento di circa 10 milioni, sostenuto per il 75% dal Pnrr, attraverso la Regione Siciliana.
Presentando l’accordo, peraltro, Gozzi ha rilanciato l’ipotesi che Genova possa essere scelta per ospitare la sede dell’Agenzia italiana per il nucleare. «Confindustria – ha detto – ha già preso posizione su questo e non è una rivendicazione campanilistica. Genova ha tutti i requisiti: competenze, risorse e know how, a partire da Ansaldo Nucleare, che ha mantenuto accesa la fiammella anche nei tempi più difficili; ma penso anche al Rina, che si occupa di certificazione di sicurezza, e all’universita di Genova, apprezzata a livello internazionale, e a tutta una serie di Pmi della filiera, che possono dire la loro».
Genova, pole position sul nucleare
Secondo Gozzi, però, «c’è un grande lavoro da fare sul nucleare di quarta generazione, a partire da uno sforzo di comunicazione per spiegare all’opinione pubblica che cos’è questa nuova tecnologia, quanto è diversa da quelle del passato, quali sono i suoi vantaggi e le sue sicurezze. Anche in questo caso – ha concluso – chi è che può fare un simile ragionamento, se non le imprese? E Genova, da questo punto di vista, è in pole position».
Gozzi ha anche sottolineato che l’accordo per l’hydrogen valley in provincia di Messina segna «il primo momento di collaborazione industriale tra i due gruppi (Duferco e Ansaldo Energia, di cui fanno parte sia Green Tech che la divisione nucleare, ndr); spero che ne seguiranno altri». E ha evidenziato come il progetto di Giammoro, si avvii a diventare una delle opere di rilevanza europea per la transizione energetica e lo sviluppo della filiera dell’idrogeno in Italia.
Produzione di 100 tonnellate di idrogeno verde l’anno
È prevista, infatti, l’installazione di un impianto fotovoltaico da 4 megawatt per alimentare l’elettrolizzatore, che consentirà la produzione di circa 100 tonnellate di idrogeno verde l’anno. Il quale sarà destinato, principalmente, a supportare la decarbonizzazione di settori industriali strategici, tra cui la siderurgia, la logistica e la mobilità.