Storie Web martedì, Aprile 22
Notiziario

Anche il cardinale Angelo Becciu, è stato invitato alla prima congregazione dei cardinali che si è svolta questa mattina in Vaticano. Lo si apprende dalla Sala Stampa della Santa Sede che ha confermato che l’invito è stato rivolto a tutti coloro i quali hanno il titolo di cardinale.

Lo stesso Becciu, sentito del giornale l’Unione Sarda, ha tenuto a dire: «Richiamandomi all’ultimo Concistoro (quello nel quale è divenuto cardinale Arrigo Miglio, già arcivescovo di Cagliari e che accolse Bergoglio nella sua storica visita del settembre 2013) il Papa ha riconosciuto intatte le mie prerogative cardinalizie in quanto non vi è stata una volontà esplicita di estromettermi dal Conclave né la richiesta di una mia esplicita rinuncia per iscritto». Sulla possibilità di entrare in Conclave, tuttavia, dovrà esprimersi proprio la Congregazione generale.

Il dubbio sul Conclave

Il Conclave per eleggere il successore di papa Francesco si riunirà, in base alle norme della Universi Dominici Gregis, tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa avvenuta ieri mattina, quindi tra il 5 e il 10 maggio. “Extra omnes”, e i 135 cardinali sotto gli 80 anni con diritto di voto (sarà da capire, come detto, se potrà entrare in Conclave anche Angelo Becciu, il primo cardinale della storia condannato da un tribunale vaticano dopo essere stato privato nel 2020 dal Papa non solo della carica in Curia che ricopriva alla guida della Congregazione dei Santi ma anche delle sue prerogative di porpora) si rinchiuderanno in Conclave nella Cappella Sistina sino alla fumata bianca che darà al mondo il nuovo pontefice.

I possibili successori

Chi sarà il successore di Francesco? Tra i rumors che circolano si fa il nome del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, del presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, e ancora del patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, un candidato giovane visto che non ha ancora 60 anni. Oggi servono 92 voti per diventare Papa: un outsider potrebbe coagulare un numero tanto alto di preferenze? Si vedrà. Tra gli accreditati si fa anche il nome del cardinale ungherese Peter Erdo, del francese Jean-Marc Aveline. Tra i papabili circola anche il nome del cardinale filippino Antonio Luis Tagle che rappresenta la Chiesa asiatica. Per la Chiesa africana, il congolese Fridolin Ambongo Besungu. Il collegio cardinalizio, in cui come sempre si contrapporranno conservatori e progressisti, è stato plasmato da Bergoglio che in dieci concistori (l’ultimo lo scorso 7 dicembre) ha ridisegnato la politica del Conclave facendo 110 nomine e accentuandone il carattere internazionale. Tanti porporati elettori non si sono mai incontrati e si vedranno per la prima volta in occasione delle Congregazioni. Bergoglio ha nominato cardinali dagli angoli più remoti del mondo: il gruppo non è né unanime né compatto. 59 sono i cardinali provenienti dall’Europa (19 dall’Italia), 37 dalle Americhe (16 dall’America del Nord, quattro da quella centrale, 17 dall’America del Sud), 20 i cardinali dall’Asia, 16 dall’Africa, 3 dall’Oceania.

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