Storie Web martedì, Aprile 22
Notiziario

L’Avellino festeggia il ritorno in serie B dopo un’attesa durata sette anni, da quell’estate del 2018 quando cercò di riprendersi quella promozione svanita per una fidejussione non valida dopo una salvezza conquistata sul campo. Decisivo il successo esterno sul Sorrento per 2-1 (gara disputata al Viviani di Potenza a causa dell’indisponibilità del campo di Sorrento), per la matematica promozione nella serie cadetta. Ripartita dai Dilettanti la nuova società calcistica denominata Calcio Avellino Ssd ha centrato subito la promozione in C cui hanno fatto seguito sei stagioni in Lega Pro.

Una bella stagione per i tifosi dell’Avellino, un intreccio tra gioia e dolore che si è ripresentato anche stavolta, con la promozione dell’Avellino proprio nel giorno di Pasqua e la scomparsa di Papa Francesco il lunedì in Albis. 

Partiamo dal 1958, con la morte di Pio XII: quell’anno l’Avellino ottenne la promozione in Serie C. Poi nel 1963, in occasione della morte di Giovanni XXIII, i biancoverdi risalirono in C subito dopo una retrocessione. Ma il 1978, resta il caso più eclatante  l’anno dei due conclavi: prima l’addio a Paolo VI, poi la scomparsa improvvisa di Giovanni Paolo I, e infine l’elezione di Giovanni Paolo II. 

L’Avellino nel 1978 centrò la più grande impresa della sua storia: la storica promozione nella massima serie, la serie A. La storia si ripete ancora nel 2005 con la promozione in B degli irpini e la morte di Giovanni Paolo II, per poi arrivare nel 2013 quando i lupi tornano in B e si dimette Ratzinger. Infine, oggi, la morte di Papa Francesco e poche ore prima il ritorno in B dopo sette anni dell’Avellino. Una serie di coincidenze che si rincorrono nel tempo, un legame misterioso tra i cieli e lo stadio Partenio.

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