Storie Web sabato, Aprile 19
Notiziario

Un confronto aperto tra l’Associazione nazionale dei magistrati e il guardasigilli Carlo Nordio e la proposta sulle modifiche alla carcerazione preventiva che potrebbe trovare d’accordo anche le toghe. Dai problemi del sovraffollamento carcerario all’esecuzione penale, l’edilizia penitenziaria, l’aggiornamento del processo telematico, fino alle difficoltà nell’applicazione del principio di collegialità legate al nuovo reato di femminicidio, all’incontro a via Arenula tra il ministro e i magistrati stavolta le convergenze superano i contrasti.

Faccia a faccia di due ore con la delegazione del sindacato delle toghe

«Speriamo che su molti dei punti che abbiamo esposto ci possa essere una risposta concreta. Non c’è accordo su tutto, ma su molti temi direi che c’è stata una sintonia sicuramente», ha commentato soddisfatto il presidente dell’Anm, Cesare Parodi. E parole simili sono giunte anche da Nordio dopo il faccia a faccia con la delegazione del sindacato delle toghe, durato circa due ore, durante le quali l’intesa è arrivata soprattutto «sui temi dell’efficienza della giustizia».

Il ministro ha ribadito l’intenzione di rimodulare i presupposti perché scatti la carcerazione preventiva: «Oggi c’è il pericolo di fuga, reiterazione della prova e pericolosità sociale. Queste sono categorie in parte obsolete che dovrebbero essere riviste», ha affermato il guardasigilli. L’Anm su questo non ha chiuso la porta, proprio perché – ha spiegato Parodi – «non ha ancora maturato un parere».

Le divergenze

Restano le divergenze su altre idee, come «le soluzioni temporanee e lineari» prospettate dall’Associazione, «tra cui l’amnistia» e su questo il governo è fortemente contrario. Dalle foto dell’incontro a porte chiuse nelle stanze del ministero, ne spunta anche qualcuna dove si vede Nordio con una sigaretta in bocca: «È un vezzo alla Humphrey Bogart: sigaretta spenta ma iconica», hanno commentato dal suo staff. E Parodi ai giornalisti, uscendo in via Arenula dopo il confronto, ha tagliato corto a chi gli chiedeva di quell’immagine: «io non fumo», ha detto.

Nessun accenno alla riforma costituzionale della Giustizia, ma la questione resta e ci si prepara già al referendum sul provvedimento, che potrebbe essere approvato in Parlamento entro la prossima primavera: «Siamo pienamente attivi con l’obiettivo di diffondere le nostre ragioni contrarie – ha assicurato l’Anm – . Considereremo in futuro la prospettiva di creare noi un comitato che possa relazionarsi con modalità che stiamo ancora valutando». Una struttura della quale potrebbe far parte anche l’opposizione di governo: «Ne stiamo parlando con tutti, per qualche ragione evidentemente», ha chiarito Parodi facendo riferimento agli incontri dell’Associazione in questi giorni con tutti i gruppi parlamentari (nelle ultime ore anche con FdI).

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