Il petrolio scende. Per i timori di recessione e la decisione di otto Paesi Opec+ di aumentare la produzione da maggio 2025. Ma prevarrà l’attuale situazione di mercato o la più volte ribadita politica statunitense “drill baby drill”, cioè di aumentare il più possibile le estrazioni? Intanto i gruppi europei attivi nell’impiantistica per l’energia hanno chiuso un 2024 molto positivo.
La crescita di Saipem
L’italiana Saipem ha infatti visto balzare i ricavi del 22,5% a 14.549 milioni, l’ebitda del 43,5% a 1.329 milioni, l’ebit del 38,7% a 606 milioni e l’utile netto ben del 70,9% a 306 milioni. Potrà così pagare agli azionisti, il prossimo 21 maggio, un dividendo di 0,17 euro alle azioni ordinarie e di 5 euro alle (poche) azioni di risparmio, per le quali sarà proposta però la conversione obbligatoria in azioni ordinarie in ragione di 60 azioni ordinarie per ogni azione di risparmio, che avverrà, se approvata, dopo lo stacco del dividendo. Il portafoglio ordini a fine 2024 ammontava a 34.065 milioni.
E quella di Technip Energies
L’omologa francese Technip Energies ha anch’essa evidenziato (su base adjusted) ricavi in crescita del 14% a 6.854,8 milioni, mentre l’ebitda è salito del 12,5% a 608 milioni, l’ebit dell’11,4% a 495,8 milioni e l’utile netto ben del 32,7% a 390,3 milioni. Anche Technip Energies pagherà un dividendo di 0,85 euro per azione il prossimo 22 maggio. Il backlog a fine 2024 era di 19.556 milioni.
I ricavi
Saipem ha indicato per il 2025 ricavi per circa 15 miliardi, un ebitda intorno a 1,6 miliardi, un cash flow operativo al netto dei canoni di locazione di circa 900 milioni, un free cash flow al netto dei canoni di locazione di almeno 500 milioni e investimenti intorno a 500 milioni. Technip Energies, da parte sua, ha stimato per l’esercizio in corso ricavi dall’attività di Project Delivery (progettazione e costruzione di impianti energetici, in particolare nel settore gas) fra 5 e 5,4 miliardi, mentre da quella di Technology, Products & Services (servizi per il settore energetico) ritiene di poter conseguire 2 – 2,2 miliardi. L’ebitda margin dovrebbe essere pari a circa l’8% per il settore Project Delivery (8,3% nel 2024) e del 13,5% nel settore Technology, Products & Services (12,9% nel 2024). I costi “corporate” dovrebbero ammontare a 50 – 60 milioni, il tax rate al 26% – 30%, ed il gruppo intende investire oltre 50 milioni in attività collaterali (riciclo PET a uso tessile).
Le politiche di dividendo
Sia Saipem che Technip Energies hanno comunicato le politiche di dividendo future: nel 2026 Saipem pagherà un monte dividendi di almeno 300 milioni di $ (il controvalore in euro dipenderà dal cambio alla data di approvazione del bilancio), mentre Technip Energies prevede un monte dividendi minimo pari al 25% – 35% del free cash flow al netto delle variazioni di circolante.