Storie Web domenica, Aprile 13
Notiziario

E’ stata costituita la prima “Op (organizzazione di produttori) Centrale del latte di bufala”. L’altra sera a Battipaglia, presso la sede di Confagricoltura, è stato firmato lo statuto. A essa hanno aderito ventuno aziende, con ventimila capi e un fatturato annuo di circa 30 milioni.

La nuova Organizzazione di Produttori (OP) del settore latte bufalino ha assunto la forma giuridica di cooperativa agricola. Tra i promotori dell’iniziativa, in collaborazione con Confagricoltura e Agrocepi, figurano alcuni tra i principali allevatori della provincia di Salerno: famiglie storiche come Consalvo, Carrozza, Lauri, Iosca, Rispoli, Barra e Cirillo, da generazioni impegnate nella valorizzazione della bufala mediterranea e delle sue produzioni di eccellenza.

Obiettivi di competitività ed efficienza

La nuova cooperativa nasce con l’obiettivo di rafforzare la competitività dei produttori associati, favorendo la concentrazione dell’offerta, ottimizzando i costi di produzione, migliorando la qualità del latte bufalino e contribuendo alla stabilizzazione dei prezzi del settore. La cooperativa, senza fini di lucro, punta a sostenere i soci sia nell’attività produttiva che nelle fasi di trasformazione e commercializzazione, attraverso una gestione coordinata e unitaria della filiera.

Il programma

In particolare, l’organizzazione si propone di: pianificare e adeguare la produzione alla domanda di mercato, in termini sia quantitativi che qualitativi; promuovere l’immissione sul mercato della produzione degli aderenti; migliorare l’efficienza economica delle imprese associate; garantire la trasparenza dei rapporti economici; adottare pratiche produttive sostenibili, rispettose dell’ambiente e del benessere animale.

Il primo cda

Il Consiglio di amministrazione della neonata OP CeLaB è composto da: Gennaro Barra (presidente), Alberto Mancuso (vicepresidente), Franco Consalvo, Carolina Cammarano e Lazzaro Iemma. «La nascita di questa OP – ha commentato Gennaro Barra, presidente della OP e di Agrocepi provinciale – rappresenta una risposta concreta alle esigenze di innovazione, aggregazione e sostenibilità nel comparto bufalino, con l’obiettivo di dare nuova forza contrattuale ai produttori e maggiore qualità ai consumatori. Nel contempo, costituisce una nuova realtà che permetterà certamente un importante passo avanti per tutto il comparto bufalino, puntando su aggregazione, innovazione e qualità come chiavi per affrontare le sfide del mercato e tutelare una filiera di grande valore per il territorio».

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