Storie Web giovedì, Marzo 20
Notiziario

Cresce il giro d’affari della nautica professionale a Genova: il suo valore, calcolato lungo tutta la filiera sul territorio, sale a 630 milioni di euro, contro 590 nel 2023; s’impenna anche l’impatto occupazionale sostenuto dal comparto, che raggiunge i 3150 addetti (2950 nel 2023); si stima, dunque, un contributo al Pil ligure di 222 milioni di euro (in aumento del 6,8% rispetto ai 208 milioni dell’anno precedente), di cui circa il 50% in settori non nautici, quali manifattura, servizi, professioni, forniture, trasporto, commercio, alloggi e ristorazione.

Un campanello d’allarme suona, però, sul versante del traffico e delle presenze. Perché, dai dati rilevanti da Teha (The european house – Ambrosetti), in uno studio commisionato dall’associazione di operatori del settore Gfy (Genova for yachting), si evidenzia, per la prima volta, un’inversione del trend tra gli anni 2023 e 2024: si registra una contrazione dei giorni di permanenza totali delle barche, che si attestano a 63mila (di stima) nel 2024, mentre erano 79mila nel 2023, con un decremento del 21% circa; un fenomeno principalmente dovuto, si ipotizza, alla diminuzione di presenze per le imbarcazioni tra i 15 e i 50 metri.

Segnali di allarme da analizzare

Si tratta di un segnale, dicono i vertici di Gfy, «che l’associazione sta analizzando». E tuttavia, finora, il fenomeno, recita il report, non ha avuto effetti su dati di impatto economico perché, alla riduzione della permanenza di unità di lunghezza tra i 15 e i 50 metri (- 28%), corrisponde un aumento (+47,7%) delle unità di lunghezza superiore a 50 metri, fino a 130 metri, che hanno maggiore capacità di creazione di valore lungo la filiera.

Il cluster, afferma Giovanni Costaguta, presidente di Gfy, «se da un lato segue l’evoluzione dei trend del mercato accogliendo yacht sempre più lunghi, deve fare anche in modo di attirare ed essere scelto anche da imbarcazioni di 25, 36 fino a 50 metri di lunghezza». Sulla diminuzione di traffici e presenze nel 2024, aggiunge, «stiamo analizzando il dato – dice Costaguta – e pensiamo che, sicuramente, abbiano influito, nel 2024, la difficile logistica di accesso della nostra città, sempre più isolata, e la complessità di operare in un porto commerciale. Occorre aggiungere, poi, il fatto che, negli ultimi tempi, altri territori si sono attrezzati per accogliere e gestire unità di media lunghezza».

Competitor agguerriti

Secondo Alberto Amico, portavoce dei cantiere di Gfy, «Genova ha guadagnato un ruolo primario nel mercato mondiale, grazie alla crescita infrastrutturale di marine e cantieri, interamente finanziata dai privati, che fanno da traino. Ma stiamo perdendo terreno: negli ultimi tre anni, in Italia e nel mondo, sono nati, o sono in fase di realizzazione, cantieri e hub integrati per yacht da 35 a oltre i 100 metri, grazie a partnership pubblico-private e a una visione condivisa tra operatori e amministrazioni locali».

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.