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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco



12 Marzo 2025



20:16

Parla il legale di Andrea Sempio, indagato per concorso nell’omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2007: “Sta male, ha paura di perdere il lavoro. Non può fare nulla, deve sottoporsi domani al test del Dna. Io lo accompagnerò”.

Andrea Sempio “sta male. Non può fare nulla, deve sottoporsi al test del Dna. Io lo accompagnerò”. A parlare è Massimo Lovati, avvocato del 37enne che nei giorni scorsi è stato iscritto nel registro degli indagati per concorso nell’omicidio di Chiara Poggi, uccisa nel 2007 nella sua casa di Garlasco (Pavia). Domani, giovedì 13 marzo, Sempio, amico del fratello della vittima, dovrà presentarsi nella sede della scientifica dei carabinieri di Milano per essere sottoposto all’esame salivare e al tampone.

L’esame a cui sarà sottoposto domani è stato disposto dal gip di Pavia in modo coattivo, dopo che la scorsa settimana il 37enne ha negato l’assenso a sottoporsi ai prelievi quando ha ricevuto l’informazione di garanzia. E si è messo un ferie dopo aver saputo di essere indagato: “Deve vendere telefoni al pubblico. È a casa dal lavoro, rischia anche il posto perché, lavorando a contatto col pubblico, è esposto. A furia di gettargli fango addosso, può perdere il lavoro. È disposto ad essere interrogato pur di far spegnere i riflettori su di sé”, ha aggiunto il legale, specificando che il prossimo passo che farà sarà quello di incontrare la pm di Pavia Valentina De Stefano “per cercare di capirci qualcosa di più. La prova delle scarpe? È già stata fatta, non capiamo a cosa serva rifarla”.

Sempio è già stato indagato in passato per il delitto di Garlasco. L’uomo, all’epoca dei fatti 19enne, era infatti stato al centro di indagini, tra il 2016 e il 2017, sollecitate da parte dei legali di Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara Poggi e condannato a 16 anni du reclusione in via definitiva per l’omicidio, sul Dna ritrovato sotto le unghie della vittima. Le accuse nei suoi confronti sono però state archiviate dall’allora procura di Pavia guidata all’epoca da Mario Venditti. Il nuovo avviso di garanzia nei confronti di Sempio arriva grazie ad una nuova indagine sul Dna sviluppata con metodi e tecniche di ultima generazione.

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“È il settimo tentativo – a partire dal 2015 – di ribaltare la sentenza passata in giudicato”, ossia da quando la Cassazione ha condannato in via definitiva per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, ha commentato Gian Luigi Tizzoni, l’avvocato della famiglia della ventiseienne. “Grosso modo, dal 2015 a oggi – ha detto all’AdnKronos -, penso che siano una quarantina i magistrati che ne sono occupati e tutti hanno convenuto sulla certezza della responsabilità di Stasi oltre ogni ragionevole dubbio. Rimaniamo in attesa di capire quale aspetti la Procura di Pavia, che sembra portare avanti questa iniziativa, ritiene che tutti questi (precedenti, ndr) magistrati abbiano sbagliato nelle loro decisioni”.

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