Storie Web mercoledì, Marzo 12
Notiziario

Illegittima la moratoria varata lo scorso anno dalla Giunta regionale guidata da Alessandra Todde, con cui si sospendevano per un anno e mezzo tutti i nuovi progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Bocciato l’articolo 3

Il pronunciamento arriva dalla Corte costituzionale che, nello specifico, ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l’articolo 3. Ossia quella parte della legge regionale che introduceva il divieto di realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili per un periodo di 18 mesi, in attesa dell’approvazione del provvedimento legislativo con cui si individuavano le aree idonee. La moratoria, da alcune parti contestata perché troppo rigida ma anche troppo morbida e da altri applaudita, è stata ritenuta in contrasto con la normativa nazionale e europea in materia di decarbonizzazione e transizione energetica. La Regione aveva giustificato il provvedimento, della durata di 18 mesi, temporaneo ma ciò non è bastato. Per la Corte il provvedimento regionale viola i principi stabiliti dall’articolo 20 del decreto legislativo 199 del 2021 con cui si prevede il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. La norma, tra le altre cose, prevede il divieto di introdurre moratorie per l’installazione di impianti Fer, disposizioni che sono state considerate in conflitto con il divieto temporaneo fissato dalla Regione Sardegna.

Non c’è preoccupazione in Regione

Il pronunciamento non sembra, però, impensierire gli amministratori regionali perché, nel frattempo, la moratoria è stata superata. Il 5 dicembre scorso, infatti, il Consiglio regionale ha approvato la norma che individua le aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Un provvedimento, il primo in Italia (ribadiscono dalla Giunta regionale), che abroga la moratoria e “blinda” la Sardegna, limitando all’1% dell’intero territorio regionale lo spazio per la realizzazione di parchi e impianti per la generazione di energia da fonti rinnovabili. Dall’eolico al fotovoltaico, continuando con l’agrivoltaico, e poi biomasse, geotermia e accumuli.

Le garanzie fideiussorie

Tra le novità inserite nella legge, la fideiussione che dovrà accompagnare ogni progetto. Una novità per il futuro e un cambio di passo rispetto a quanto accaduto in passato. Come nel caso del settore minerario dove non era prevista alcuna garanzia economica e quando l’attività estrattiva è terminata e le aziende (nella maggior parte controllate dal pubblico) hanno cessato la produzione e lasciato i cantieri senza avviare le bonifiche.

La nuova impugnazione

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