Storie Web mercoledì, Marzo 12
Notiziario

La nuova Tabella unica nazionale per il risarcimento di danni non patrimoniali (dunque morali o biologici) è entrata in vigore. Permetterà di calcolare in modo uniforme le somme da pagare a chi ha subito lesioni gravi da incidenti stradali o casi di malasanità. Ma secondo alcuni i risarcimenti saranno più bassi rispetto al passato.

Via alla nuova tabella unica nazionale che stabilisce i criteri per i risarcimenti dei danni non patrimoniali, quindi i danni morali e i cosiddetti danni biologici. In particolare si tratta dei danni causati da lesioni gravi subite come conseguenza di un incidente stradale o di casi di malasanità. La tabella, molto dettagliata, si può consultare per intero sulla Gazzetta ufficiale, dove è stata pubblicata il 18 febbraio.

Le novità sono entrate ufficialmente in vigore il 5 marzo, e sostituiscono le precedenti tabelle e gli altri metodi di valutazione applicati a livello territoriale, che potevano portare a delle disparità. Il documento tiene conto del tipo di danno subito, degli eventuali aumenti spettanti, e della percentuale di invalidità della persona che ha subito la lesione (da 10 a 100).

Come funziona la Tabella nazionale per malasanità e incidenti stradali

In termini generali, la tabella (anche chiamata Tun, Tabella unica nazionale) serve per dare un punto di riferimento unico a livello nazionale per il calcolo dei risarcimenti. Come detto, questa specifica tabella serve per i danni biologici (cioè fisici, di salute) e quelli morali, e si applica alle persone che a seguito delle lesioni hanno un livello di invalidità che va da 10 fino a 100 punti percentuali. Le lesioni possono essere legate a incidenti stradali oppure a episodi di malasanità.

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Nello specifico, può trattarsi di danni biologici permanenti, cioè lesioni che rimarranno per sempre a compromettere l’integrità psicofisica di una persona. Oppure di danni biologici temporanei, che causano una inabilità solo temporanea ma si possono superare. O ancora di danni morali, che causano sofferenza psicologica.

I danni morali si possono sommare a quelli biologici, aumentando l’entità del risarcimento. E allo stesso modo può esserci un danno fisico temporaneo che si aggiunge a un altro danno, permanente. Quando si tratta di danni permanenti, per calcolare il risarcimento si tiene in conto anche l’età della persona. Insomma, il calcolo per arrivare al risarcimento esatto può essere complesso, ma deve sempre basarsi su questa tabella.

A chi si applica la nuova tabella per i risarcimenti

Va sottolineato che per quanto riguarda gli incidenti stradali il nuovo meccanismo della Tabella unica nazionale non si applicherà a tutti i casi oggi in corso per i quali è richiesto un risarcimento. Le novità coinvolgeranno solamente le situazioni avvenute dopo il 5 marzo 2025, cioè il giorno della sua entrata in vigore.

Meccanismo diverso, invece, per i casi di malasanità. O meglio, anche se non c’è una dichiarazione esplicita del governo su questo, è possibile che per via legale si arriverà a ottenere dei risarcimenti con i nuovi criteri anche per le vicende che risalgono a prima del 5 marzo.

Chi ci guadagna e chi ci perde: la denuncia di Assoutenti

È arrivata anche una contestazione, in particolare per quanto riguarda l’assicurazione Rc Auto. L’associazione di consumatori Assoutenti ha detto che “l’impatto di queste tabelle rischia di ridurre significativamente i risarcimenti per le vittime di lesioni gravi e gravissime”. Secondo calcoli effettuati dall’associazione stessa, ci sarebbe il rischio di una riduzione “di circa il 10%” nelle somme erogate.

Questo naturalmente significa un “risparmio annuo per le compagnie assicurative” molto significativo, da “circa 500 milioni di euro”, ma la cosa andrebbe a “discapito delle vittime”. Insomma, la norma rischierebbe di essere un “regalo all’industria assicurativa, pagato con il sacrificio economico e morale dei cittadini”.

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