Nell’incontro di Riad l’Ucraina cercherà di persuadere gli Stati Uniti a riprendere gli aiuti e la condivisione di intelligence. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti. Kiev potrebbe proporre un cessate il fuoco parziale con la Russia per i droni a lungo raggio, gli attacchi missilistici e le operazioni di combattimento nel Mar Nero nella speranza che i progressi nelle trattative spingano Washington a capovolgere la sua decisione sul congelamento degli aiuti e dell’intelligence. «L’Ucraina ha cercato la pace fin dal primo secondo della guerra. E abbiamo sempre detto che l’unica ragione per cui la guerra continua è la Russia» ha dichiarato in un messaggio sui social media il presidente Zelensky, alla vigilia del dei colloqui bilaterali in Arabia Saudita fra delegati di Ucraina e Stati Uniti.
A partire dalle 18 locali di ieri (le 17 italiane) fino a questa mattina, i russi hanno lanciato sull’Ucraina ben 176 droni, 130 dei quali, di tipo Shahed, sono stati intercettati e abbattuti dalla contraerea ucraina e altri 42, per lo più droni-esca, sono andati perduti o sono caduti in zone aperte. Sono state invece colpite le regioni di Kiev, di Kharkiv e di Poltava. Lo fa sapere nel suo consueto bollettino quotidiano l’aeronautica militare di Kiev sul proprio canale Telegram, ripresa dai siti ucraini, fra cui Ukrinform. A intervenire contro gli sciami di droni d’attacco sono stati l’aviazione, le unità di difesa antimissile, i gruppi di fuoco mobili dell’aeronautica e l’esercito. I droni – riporta Kiev – sono stati abbattuti sulle regioni ucraine di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Kirovohrad, Zhytomyr, Vinnytsia, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Donetsk, Odessa, Mykolaiv e Kherson.
Il gruppo di forze russe Sever (Nord) ha ripreso il controllo degli insediamenti di Malaya Loknya, Cherkasskoye Porechnoye e Kositsa nella regione di Kursk, ha affermato il Ministero della Difesa russo.
Intanto a Mosca l’Fsb, il servizio d’intelligence russo, ha annunciato l’espulsione di due diplomatici del Regno Unito, accusato di “spionaggio”. Si tratta del secondo segretario dell’ambasciata e del marito del primo segretario, che dovranno lasciare la Russia “entro due settimane”. L’Fsb afferma di aver “scoperto prove che questi diplomatici stavano portando avanti attività di sovversione e di intelligence che minacciano la sicurezza della Federazione Russa”. Londra ha condannato la decisione.
Mosca è irritata dal continuo supporto militare della Gran Bretagna all’Ucraina e dalle recenti dichiarazioni del Primo Ministro Keir Starmer sul mettere gli stivali britannici a terra e gli aerei in aria in Ucraina come parte di una potenziale forza di mantenimento della pace.