Un difficile intervento al cervello a soli tre mesi di vita è quello che ha dovuto affrontare il figlio di Guenda Goria, la figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria. L’attrice e musicista ha raccontato, in un programma televisivo, la paura e la forza per affrontare la patologia che ha colpito il piccolo, la craniostenosi.
Ma cosa sono le craniostenosi? Si tratta di un gruppo di malformazioni congenite del capo caratterizzate dalla prematura saldatura di una o più suture craniche.
Come si legge sul sito internet dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù le malformazioni craniche sono malattie poco comuni che si presentano con particolari anomalie della conformazione cranica o craniofacciale che possono associarsi a problemi di ordine neurologico, oftalmologico, respiratorio e morfologico. Meritano, in questi casi, di essere avviate ad un iter di correzione chirurgica.
Le cause
Spesso le cause vanno rintracciate nelle malattie causate dalla precoce patologica chiusura di una o più suture del cranio (le quali, in condizioni fisiologiche, si mantengono al contrario pervie fin oltre la lattazione per consentire un’adeguata espansione dell’encefalo).
La diagnosi
La diagnosi è solitamente clinica, la sua precocità si riflette positivamente sul perseguimento delle migliori prospettive. Le differenti craniostenosi si presentano con morfologie diverse in base alla sutura affetta.
L’intervento
Qualora, al termine del percorso diagnostico, siano state confermate la diagnosi di craniostenosi e l’indicazione a un iter di correzione chirurgica gli esperti dell’ospedale pediatrico sottolineano che è assolutamente consigliabile che il piccolo paziente prosegua il suo iter sotto l’egida di un’equipe esperta in chirurgia craniofacciale dell’età pediatrica e che possa essere trattato in ambiente sanitario pediatrico con comprovata esperienza nella gestione di queste malattie.