Assurdo episodio avvenuto all’Etoile de Besseges, quando a pochi chilometri dall’arrivo un’auto ha imboccato la strada contromano puntando il plotone di ciclisti, scatenando momenti di panico. Il tutto mentre l’UCI era contemporaneamente impegnata in una conferenza stampa su “SafeR”, la struttura adibita per garantire la sicurezza nel ciclismo…
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Assurdo episodio accaduto nella tappa di giovedì 7 febbraio sulle strade francesi della Etoile de Besseges, breve corsa a tappe di ciclismo su strada nel sud della Francia: a pochi chilometri dal traguardo, un’auto ha percorso un tratto in contromano puntando il plotone. Un gendarme ha evitato il peggio ma si sono vissuti attimi di panico: “Poteva essere una strage” il commento di Luca Guercilena, general manager della Lidl Trek. Contemporaneamente, l’UCI era impegnata in una conferenza stampa incentrata proprio sulla sicurezza nel ciclismo.
L’auto in contromano, corridori a terra: gli attimi di panico all’Etoile de Besseges
Il video ha fatto il giro del web in pochi istanti perché ciò che è accaduto nell’ultimo tratto di percorso della tappa di giovedì 7 febbraio nell’Etoile de Besseges è a dir poco assurdo: un’auto imbocca in senso contrario a quello di marcia del gruppo ciclisti una strada e punta diritta verso i corridori. Solo l’intervento provvido di un gendarme evita l’ecatombe: impone al plotone di fermarsi improvvisamente, mentre obbliga l’autista alla manovra di ripiego, liberando la carreggiata. Il tutto è accaduto però mentre i corridori viaggiavano a tutta velocità, a soli 17km dal traguardo all’inseguimento dei fuggitivi: l’intoppo improvviso ha causato diverse cadute e alcuni sono stati costretti al ritiro.
Lo sfogo di Guercilena (Lidl Trek): “Se qualcuno fosse morto, ora tutti a piangere…”
Ad attaccare l’organizzazione ma non solo, è stato tra i primi il general manager della Lidl Trek, Luca Guercilena, che ha visto alcuni suoi ciclisti coinvolti nell’incredibile dinamica di eventi che poi ha hanno costretto Maxim Van Gils, fiore all’occhiello del mercato estivo della Red Bull Bora Hansgrohe, che è rimasto coinvolto nella caduta, è stato costretto al ritiro e poi portato in ospedale dal medico della sua squadra per accertamenti. “Se oggi fosse morto qualche corridore, saremmo qui ora tutti a piangere! Ma anche se ci fosse stato un solo infortunio per l’imperizia grave di un’organizzazione professionistica che non può e non deve passare inosservato”.
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“Poteva essere una strage” ha aggiunto Guercilena che ha ammesso di aver dovuto rivedere l’episodio più volte sui monitor per farsene una ragione. “I vertici del nostro sport chiedono milioni di assicurazioni e poi ci troviamo ad affrontare corse nelle quali le strade non sono chiuse! Senza contare che se uno si fa male, a pagare è la squadra, sempre sperando che non muoia nessuno…”
L’auto contromano mentre l’UCI parlava di sicurezza al “SafeR”
L’assurda vicenda accaduta all’Etoile de Besseges è arrivata oltretutto in un momento davvero particolare nel mondo del ciclismo odierno perché tutto è successo mentre bel quartier generale dell’UCI si stava concludendo la conferenza stampa virtuale per illustrare attività e provvedimenti di “SafeR”. Una riunione che aveva coinvolto i vertici federali oltre i rappresentanti dei ciclisti e relatori qualificati: l’argomento? La sicurezza…