Storie Web giovedì, Febbraio 6
Notiziario

Un record nei 37 anni di storia della Banca degli occhi di Mestre, nata come ente non profit nel 1987 da un’idea del professor Giovanni Rama – chirurgo oftalmologo – e dell’imprenditore Piergiorgio Coin. Fondata da Regione Veneto, ha iniziato a operare nel 1989: obiettivo, ridare la gioia di vedere attraverso il trapianto, la ricerca e la cura delle malattie oculari. Oggi è il centro di riferimento regionale per i trapianti di cornea del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e coopera per la raccolta di tessuti oculari per trapianto con la Provincia Autonoma di Trento e per la donazione e la formazione con le regioni Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Medico incaricato del prelievo – Banca degli Occhi

2024 anno record

Non sono mai stati così generosi i cittadini che hanno acconsentito alla donazione di cornee, registrando il proprio assenso in vita o testimoniandolo al decesso di un proprio familiare: per la prima volta Fondazione Banca degli Occhi ha processato nei suoi laboratori quasi 7mila tessuti oculari. Tra le prime banche in Europa per numero di cornee raccolte e distribuite, grazie alla grande sensibilità di tante famiglie e al lavoro di moltissimi operatori, raccoglie ogni anno oltre 5mila tessuti oculari per trapianto e promuove la cultura di donazione delle cornee, per la raccolta, la lavorazione e la distribuzione di tessuti corneali per i trapianti e per la cura di patologie del segmento anteriore dell’occhio.

Ogni gesto di altruismo, rivolto a beneficiari sconosciuti, può restituire la vista. Secondo i dati preliminari di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto ETS, grazie alle donazioni i tessuti analizzati e processati a Mestre hanno raggiunto quota 6.993, 334 in più rispetto al 2023.

La rete

In Veneto sono state donate 5.439 cornee (+231 rispetto al 2023), in Friuli Venezia Giulia 698 (+30), mentre un aumento di generosità si è visto anche nelle altre regioni convenzionate da cui sono giunti 856 tessuti rispetto ai 783 dello scorso anno, a dimostrazione del ruolo nazionale della banca degli occhi veneta. Nel dettaglio, i laboratori di Mestre hanno processato 225 tessuti oculari giunti dal Trentino-Alto Adige (+10), 354 tessuti dalla Sicilia registrando un vero exploit (+100), 238 tessuti dalla Puglia, 35 dalla Sardegna e 2 dalla Basilicata.

«L’obiettivo della Banca degli Occhi è promuovere la cultura del dono, favorendo il più alto numero possibile di trapianti, facendo da ponte tra gli ospedali in cui si dona, e i chirurghi oftalmologi. Per questo la rete nazionale si è efficientata e alcune regioni italiane si affidano ai nostri laboratori, facendo giungere a Mestre i tessuti raccolti nei propri territori, mentre noi investiamo molte energie in innovazione e ricerca – conferma il presidente di Fondazione Banca degli Occhi, Diego Ponzin -. È importante non solo per ridare la vista ai pazienti, ma anche per rispettare la volontà di tanti cittadini e famiglie che si esprimono con il gesto del dono. Per questo facciamo rete con il sistema nazionale».

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