Storie Web mercoledì, Febbraio 5
Notiziario

Ci dovrebbe essere anche Tim Cook, ceo di Apple, lunedì 20 tra le prime file per la cerimonia di insediamento di Donald Trump. Insieme – ovviamente a Elon Musk -, Jeff Bezos e Mark Zuckerberg. Il patron di Meta sarà anche uno dei quattro magnati che offriranno un ricevimento in abito da sera il 20 gennaio per il presidente e il suo vice JD Vance, unendosi ai donatori repubblicani di lunga data Miriam Adelson e Todd Ricketts.

Non solo sarà presente. Tim Cook compare tra i donatori dell’evento, con un contributo di 1 milione di dollari. Stessa cifra, scrive Axios, per gli altri grandi nomi della tecnologia come Amazon, Meta e OpenAI.

Proteste dei democratici: vogliono favori

Sam Altman, l’amministratore delegato di OpenAI, ha spiegato di aver donato perché il presidente-eletto “guiderà” gli Stati Uniti «in un momento cruciale per l’intelligenza artificiale e l’innovazione americana, e non vede l’ora di lavorare con la sua amministrazione». Lo afferma OpenAI, la società a cui fa capo ChatGPT, replicando alla lettera inviata ad Altman da alcuni senatori democratici per chiedere spiegazioni sulla donazione.

Nella missiva i democratici hanno affermato che i fondi sono stati versati per il «chiaro e diretto interesse a ottenere favori» da Trump. Lettere analoghe sono state inviate agli altri amministratori delegati delle aziende tecnologiche che hanno effettuato donazioni per la cerimonia di insediamento del presidente-eletto.

Donano settori nuovi e tradizionali

A donare, secondo il sito americano Axios, ci sono anche aziende tradizionali come Ford, General Motors e Toyota, che hanno messo sul tavolo la stessa cifra, mentre Uber si distingue con un contributo doppio: due milioni di dollari.

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