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Notiziario

Il designatore Gianluca Rocchi ha fatto un bilancio delle decisioni prese dai suoi arbitri nel corso della prima parte della Serie A 2024-2025 e ha ammesso indirettamente che, soprattutto all’inizio, sono stati dati troppi ‘rigorini’. Il numero uno dei fischietti del massimo campionato italiano ha giudicato la settima giornata come la più disastrosa dal punto di vista arbitrale e ha utilizzato il macroscopico errore di Pairetto e del VAR in Cagliari-Atalanta per spiegare quando e secondo quali logiche va concesso un calcio di rigore.

Il 2024 sta per terminare e anche per gli arbitri di Serie A è tempo di bilanci. A farlo, alla vigilia della 18ª giornata, è stato il designatore Gianluca Rocchi in occasione di un’intervista rilasciata ai microfoni della trasmissione ‘Zona Cesarini’ di Radio 1. Nell’analizzare quello che lui stesso ha definito “un anno molto complicato“, il numero uno dei fischietti del massimo campionato italiano ha trattato anche il tema che ha sollevato maggiori polemiche in questa prima parte del torneo, vale a dire quello dei ‘rigorini’.

È chiaro che sono quei rigori che noi stiamo cercando di combattere. In effetti abbiamo avuto una giornata brutta, la settima, dove ne abbiamo dati nove e qualcuno veramente inappropriato; però, specialmente nelle ultime giornate, siamo tornati a dare quelli giusti. L’importante è dare un rigore quando c’è qualcosa di importante, perché può decidere il risultato” ha infatti ammesso il designatore della CAN di Serie A lasciando intendere che di ‘rigorini’ ne sono stati concessi un po’ troppi soprattutto nella prima parte di campionato.

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E, sempre riguardo ai calci di rigore, Gianluca Rocchi ha spiegato quali sono le indicazioni che lui ha dato ai suoi arbitri e ha menzionato anche un episodio inerente il calcio di rigore non dato al Cagliari nel match casalingo contro la capolista Atalanta per il mani in area di Kossounou:  “Io dico sempre ai miei arbitri che quando la pancia vi dice rigore, nel 98% di casi è rigore. Per esempio, in Cagliari-Atalanta non ne è stato dato uno, perché l’arbitro (Pairetto, ndr) si è fatto portare, non dalla pancia, ma da un ragionamento sul rimpallo: se avesse seguito la pancia, avrebbe concesso il rigore. C’è stato Un errore di superficialità, mi è dispiaciuto perché è un errore evitabilissimo e queste cose dobbiamo eliminarle, perché così ci facciamo del male da soli. Il Var deve essere usata solo per episodi chiari e seri. Non dobbiamo fare moviola” ha difatti chiosato il designatore arbitrale della Serie A che ha comunque ‘promosso’ nel complesso l’operato suoi e dei suoi arbitri in questo 2024 (“In generale comunque stiamo facendo un buon lavoro“).

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