Storie Web venerdì, Maggio 3
Notiziario

Stop alla presenza dello scrittore Antonio Scurati, che questa sera su Rai3, nella puntata di CheSarà, doveva proporre un monologo sul 25 aprile. Ad annunciarlo è la conduttrice del programma Serena Bortone con un post su Instagram, in cui spiega di aver appreso «con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato» senza «spiegazioni plausibili». Una decisione criticata da Pd, M5S e dalla sinistra di Avs, che hanno parlato di «censura».

Il monologo cancellato

«Nella puntata di questa sera di Che sarà – scrive Serena Bortone su Instagram – era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riesce a ottenere spiegazioni plausibili. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre sono riuscito a ottenerla nemmeno io».

La polemica con Fdi

Antonio Scurati è diventato famoso nel 2019, quando vinse il Premio Strega grazie a “M, il figlio del secolo”, romanzo che parla della vita del Duce del fascismo. Intervistato dal quotidiano francese Le Dauphiné Libéré, lo scrittore napoletano aveva dichiarato che «ciò che sta accadendo oggi in Italia non è la ripetizione del passato. Ma la vittoria clamorosa, in Italia, di un partito che ha le sue radici culturali e ideologiche nel fascismo è un dato di fatto. L’Italia è minacciata da quei partiti che sono gli eredi di Mussolini non tanto come fascismi, ma come inventori del populismo».

Il vincitore del premio Strega Antonio Scurati autrice del libro “Il Figlio del secolo”. Roma, 4 luglio 2019
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HAVER/ DI PIAZZA/CAPPONI

La reazione di Fdi

«Scurati è uno di quegli autori molto intelligenti che, con la destra al governo, sanno di poter fare marketing vendendo libri e incassando soldi dalle apparizioni pubbliche» ha detto il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. «Il fascismo era morto cinquant’anni fa abbondantemente in Italia, figuriamoci oggi. Scurati si occupi dei criminali comunisti che ancora regnano nel mondo. Questa solfa rituale e anche ridicola fu ben descritta, sempre cinquant’anni fa, da Pasolini che, senza offendere nessuno, era ben altra cosa rispetto a chi cerca solo di procurarsi diritti d’autore».

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