Durante la visita ufficiale del presidente azero Ilham Aliyev a Pechino, Xi Jinping ha ribadito con forza la contrarietà cinese alle politiche protezionistiche, denunciando l’impatto negativo delle guerre tariffarie sull’equilibrio economico globale. Il leader cinese ha affermato che i dazi doganali minano il sistema commerciale multilaterale e destabilizzano l’ordine economico internazionale.

Una nuova alleanza strategica

Nell’incontro alla Grande Sala del Popolo, Xi e Aliyev hanno firmato una Dichiarazione congiunta per l’avvio di un “partenariato strategico globale”, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione bilaterale in diversi ambiti: dalla Belt and Road Initiative (BRI, la Nuova via della Seta) all’economia digitale, fino alla transizione energetica e all’innovazione tecnologica. Venti gli accordi sottoscritti, a testimonianza del rilancio dei legami tra i due Paesi.

Sovranità, cooperazione e diplomazia

Xi ha riaffermato il pieno sostegno all’Azerbaigian nella tutela della sua sovranità e nella scelta di un modello di sviluppo su misura per le condizioni interne del Paese. Dall’altra parte, Aliyev ha ribadito l’adesione al principio della “Unica Cina”, riconoscendo Taiwan come parte integrante del territorio cinese e sostenendo la politica di riunificazione nazionale promossa da Pechino.

Contro il protezionismo per un ordine multilaterale

Il presidente cinese ha colto l’occasione per rilanciare la sua visione di un ordine internazionale fondato sul diritto e sul ruolo centrale delle Nazioni Unite. Xi ha sottolineato l’intenzione di rafforzare, con l’Azerbaigian e altri partner, un fronte comune contro le politiche tariffarie che mettono a rischio diritti e interessi legittimi dei Paesi in via di sviluppo.

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