Storie Web venerdì, Novembre 14
Notiziario

«In un mercato del lavoro che cambia, cambia rapidamente», perché «in un’epoca post pandemica le accelerazioni sono notevolissime rispetto al mercato del lavoro», le “Disposizioni per la valorizzazione della fraternità umana nei luoghi di lavoro” (AC 2554), all’esame in prima lettura della commissione Lavoro della Camera parlano «di welfare aziendale applicato, di conciliazione vita-lavoro», e «di tutto quello che fondamentalmente può rendere la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa più fraterna». Così il presidente della XI commissione di Montecitorio, Walter Rizzetto (Fratelli d’Italia) sintetizza a Parlamento 24 i contenuti dalla proposta di legge, promossa dal Cnel, di cui è relatore.

Se è vero che «la buona contrattazione, il buon rinnovo contrattuale va a migliorare i salari», sottolinea Rizzetto, oggi il semplice incremento salariale non basta più: nella stesura dei contratti o nel loro rinnovo occorre comprendere temi innovativi, perchè «un salario non è più fatto soltanto da termini monetari ma è fatto da molto altro». Per questo «occorre inserire nei contratti tutto il tema della conciliazione vita-lavoro: oggi i lavoratori o chi si appresta a fare un colloquio di lavoro ha già in testa di chiedere all’esaminatore o al datore di lavoro quali saranno i tempi di conciliazione vita-lavoro», o se «ci sarà lo smart working», o se è prevista «la formazione rispetto alla sicurezza sui luoghi di lavoro».

In sintesi, occorre fissare una normativa che apra i contratti collettivi aziendali e territoriali la fraternità sui luoghi di lavoro, e la Pdl avanzata dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, è un’ottimo punto di partenza, «un segnale importante, una proposta essenziale nella sua presentazione iniziale ma che il Parlamento può evidentemente arricchire».

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