L’Italia torna rovente nel week end con diverse città con il bollinco arancione (allerta due) e la colonnina che supererà al Sud anche i 40 gradi. Una ondata di calore che può mettere a rischio la salute soprattutto di anziani e fragili. Dal ministero della Salute arrivano dieci consigli al centro anche di uno spot trasmesso in questi giorni sulla Rai – come evitare di uscire nelle ore più calde, mangiare cibi freschi oltre a bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno -, ma anche una serie di misure “sanitarie”: dall’attivazione del codice calore nei pronto soccorso al potenziamento delle cure a casa per i più fragili fino al numero verde 1500.

La guida in 10 consigli contro i rischi del caldo

Con il ritorno delle ondate di calore è partita la campagna di comunicazione “Proteggiamoci dal caldo” che vedrà anche una serie di spot sulle reti Rai. Una campagna che parte da dieci semplici regole (pubblicate sul sito del ministero della Salute). Eccole: Non uscire nelle ore più calde (tra le 11.00 e le 18.00); migliorare l’ambiente domestico e di lavoro (dalla schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest all’impiego dell’aria condizionata a una temperatura tra 25-27 gradi); bere molti liquidi e mangiare frutta fresca; moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare bevande alcoliche; fare pasti leggeri; vestire comodi e leggeri; in auto, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio; evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata; offrire assistenza a persone a maggiore rischio (come gli anziani che vivono da soli, i lattanti etc.); dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.

Il numero verde 1500 e le indicazioni per i lavoratori

Altro elemento di novità è il numero di pubblica utilità 1500 , un servizio che fornisce indicazioni utili su come proteggersi dal caldo e sui servizi socio-sanitari presenti sul territorio nazionale. Grazie alla collaborazione con l’Inail, quest’anno il servizio telefonico è stato esteso anche ai lavoratori e imprese con l’introduzione di informazioni specifiche sul rischio caldo nei luoghi di lavoro, soprattutto su chi opera in cantieri edili e agricoltura, quindi esposto maggiormente al sole. L’obiettivo è essere sempre più capillari per sensibilizzare sempre più datori di lavoro e lavoratori sul fenomeno caldo e su questo è stato messo in pista anche il progetto Worklimate che è una sorta di decalogo delle azioni e delle regole di buon senso che vanno rispettate per far sì che non si incorra nei pericoli legati al caldo. Sono linee guida pubblicate sul portale di Inail con interventi strutturali e misure organizzative come la rotazione dei lavoratori per far sì che le turnazioni non siano troppo lunghe

Le contromisure sanitarie per anziani e fragili

Il ministero della Salute ha inviato nei giorni scorsi anche una circolare alle Regioni con una serie di contromisure anti caldo da mettere in campo per proteggere soprattutto anziani e fragili. Innanzitutto è stata fortemente raccomandata l’attivazione del cosiddetto “codice calore” ovvero la messa a punto di un percorso assistenziale preferenziale differenziato nei pronto soccorso. In pratica a tutti coloro che manifestano segni e sintomi provocati da malori legati alle elevate temperature, di gravità ed intensità variabili, viene assegnato un codice ad hoc al triage in Pronto soccorso in modo da ricevere le cure nei tempi giusti. Il codice calore era già stato sperimentato l’anno scorso. Viene raccomandata l’attivazione di ambulatori territoriali sette giorni su sette sulle 12 ore e il potenziamento del servizio di guardia medica. Infine si invitano le Regioni a riattivate le Uscar (unità speciali di continuità assistenziale) per favorire l’assistenza a casa di anziani e più fragili ed evitare l’accesso inappropriato al pronto soccorso.

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